ANCONA – Vaccini obbligatori per l’accesso a scuola, le Marche approvano la legge regionale, adeguandola alle disposizioni nazionali già entrate in vigore. «Una decisione che arriva al termine di un percorso lungo e partecipato – spiega il presidente della commissione Sanità, Fabrizio Volpini –, iniziato prima dell’intervento del Governo, per invertire la tendenza che vede, anche nelle Marche, il calo delle vaccinazioni sotto la soglia del 95% che garantisce l’effetto comunità e la tutela della salute dei cittadini, a cominciare dai più piccoli». Tensioni fuori da Palazzo Leopardi tra genitori a favore e contrari ai vaccini.
Legge regionale, in linea con quella nazionale, introduce 10 vaccinazioni obbligatorie per l’accesso al sistema scolastico, per bambini e ragazzi dagli 0 ai 16 anni, prevedendo sanzioni dai 100 ai 500 euro per chi non rispetta le nuove disposizioni. In capo alla Regione, non solo l’attività di controllo sulla corretta applicazione della legge, con l’accertamento, la contestazione e l’irrogazione delle sanzioni previste, ma anche e soprattutto l’azione di informazione come: la promozione e l’organizzazione delle campagne informative rivolte alla cittadinanza, la predisposizione di opuscoli, l’attivazione di un numero verde. E ancora la formazione, rivolta al personale sanitario del sistema regionale.
Tanti i cittadini in aula che hanno assistito al dibattito, tra favorevoli e contrari all’obbligo vaccinale. «Rispetto assoluto per i cittadini che hanno assistito dibattito – premette il capogruppo Pd, Fabio Urbinati –, ma stigmatizzo i comportamenti che si sono tenuti in quest’aula oggi e durante l’intero percorso che ci ha portato oggi ad approvare la legge. La scienza non va a maggioranza, non è democratica. Il confronto sui temi che riguardano la salute – prosegue – si deve basare sulle competenze. La legge nazionale e regionale garantisce in maniera ugualitaria e gratuita la salute a tutti i cittadini e la garantisce attraverso il servizio sanitario pubblico, un sistema che nel nostro Paese è universale. I progressi – aggiunge ancora Urbinati – della medicina oggi consentono di vivere più a lungo e con una migliore qualità della vita anche per quei bambini affetti da patologie gravi che solo dieci anni fa non ce l’avrebbero fatta, anche grazie ai vaccini, la più grande scoperta dell’umanità. Questa legge – conclude – è un esempio di responsabilità verso la collettività».
Tensioni fuori da Palazzo Leopardi tra genitori a favore e contrari ai vaccini riferiti dal consigliere Fabrizio Volpini. «Vorrei portare a conoscenza dell’aula quanto accaduto poco fa all’uscita – afferma Volpini –. Alcuni di questi professionisti della democrazia e della tolleranza, che gridano contro la loro restrizione di libertà a vaccinare o meno i propri figli, hanno accerchiato ed aggredito verbalmente una mamma che era presente sugli spalti e che aveva e ha l’unica colpa di essere a favore dei vaccini, che ama i suoi figli proprio come i free vax».
Grande soddisfazione da parte di Gianluca Busilacchi, il primo firmatario della legge. «Un iter iniziato ben prima della legge nazionale (di cui abbiamo ovviamente tenuto conto nelle necessarie modifiche) e su cui anzi siamo stati apripista insieme all’Emilia Romagna – spiega il consigliere regionale di Mdp -. Viviamo una fase politica in cui tante volte, di fronte agli insulti e alle critiche indiscriminate, nonostante l’impegno personale, la dedizione e il lavoro, mi chiedo “chi me lo abbia fatto fare”. Poi ci sono giornate come oggi ricche di soddisfazione, in cui vedi il tuo lavoro di tanti mesi diventare legge e realtà operativa, che può incidere nel benessere della comunità che ti circonda, e allora si prova una grande soddisfazione che cancella il resto. Son venuti in aula, richiamati dal tam tam, i no vax. Ma il 92% della popolazione è favorevole a quanto abbiamo fatto oggi , perché crede che la scienza e non le frottole debba orientare la salute dei nostri bambini. Vorrei dedicare questo risultato a due fantastiche mamme che ho conosciuto in questi mesi: Alice che non è nemmeno marchigiana, e Rachele che oggi purtroppo ha sperimentato sulla sua pelle la ‘democrazia’ di chi sostiene queste derive pericolose e settarie». Contrari Lega e M5S.