ANCONA – Ricostruzione e strumenti adeguati per affrontare la pandemia sono le priorità alle quali la neo presidente di Anci Marche, Valeria Mancinelli, sta già lavorando. Determinata come sempre, la sindaca di Ancona è pronta a portare a Roma le istanze del territorio. Il giorno dopo la sua elezione ha commentato duramente la norma del Dpcm del 18 ottobre 2020 che assegna ai sindaci il potere di disporre la chiusura di vie e piazze per evitare assembramenti. L’abbiamo intervistata.
Valeria Mancinelli, presidente Anci Marche e sindaco di Ancona, ci sono novità riguardo all’ultimo Dpcm dopo le reazioni dei sindaci sulla gestione del coprifuoco?
«C’è una novità positiva: è arrivato il chiarimento tra Ministero degli Interni e Anci Nazionale. La circolare seguita al Dpcm precisa che l’interdizione all’uso pubblico di vie e piazze dove potrebbero verificarsi assembramenti verrà discussa e valutata dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, quindi sotto la regia del Prefetto. L’attuazione della misura sarà garantita dalla Questura quindi dalle forze di Polizia. Ovviamente i sindaci faranno la loro parte individuando i luoghi più a rischio della città. Questo per noi non è stato e non è un problema, la nostra preoccupazione era garantire l’attuazione delle disposizioni senza uomini e senza mezzi. A mio parere questa misura potrebbe non essere efficace in quanto se viene vietato l’uso di una zona, gli assembramenti potrebbero verificarsi in un’altra parte della città. Per quanto riguarda la realtà di Ancona vogliamo capire se ha senso o meno chiudere delle piazze. Abbiamo quindi dato disposizione alla Polizia Locale di monitorare nei prossimi 2-4 giorni l’applicazione delle altre misure previste dal Dpcm. Mi riferisco al fatto che la somministrazione di cibi e bevande in bar, caffè e ristoranti è consentita negli spazi all’aperto dopo le 18 solo con servizio al tavolo. Ciò significa, ad esempio, che già dal 19 ottobre la consumazione di bevande in piedi in piazza del Papa non è più permessa. Vediamo se queste disposizioni sono sufficienti altrimenti adotteremo gli altri provvedimenti».
Come presidente Anci Marche che cosa pensa di poter dare ai Comuni del territorio?
«Voglio dare il mio contributo nell’interlocuzione con il Governo e per le Marche questo significa soprattutto la ricostruzione post sisma. Dopo i ritardi normativi, grazie all’intervento dell’Anci sono fatti passi avanti e il Governo ha approvato misure che vanno nella direzione giusta. Negli ultimi mesi, dopo le dimissioni di Mangialardi, in qualità di presidente reggente Anci Marche ho seguito la questione molto da vicino. Abbiamo avuto incontri con il commissario straordinario Legnini e con il presidente del Consiglio Conte. Bisogna ancora ”completare l’opera” e credo che Anci Marche possa avere un ruolo importante. Giovedì prossimo incontrerò l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli per fare il punto della situazione».
La ricostruzione è certamente una priorità, su quali altri questioni è già al lavoro?
«Le questioni riguardano tutti i comuni italiani, non solo quelli marchigiani. C’è un confronto continuo con il Governo e con il Parlamento per poter far fronte ai problemi della pandemia con misure adeguate. Ad esempio, i nostri cittadini ci chiedono di intensificare i controlli sul rispetto delle regole anti Covid. Questo è possibile assumendo in via straordinaria, e magari per un tempo determinato fino a quando l’emergenza non sarà passata, agenti della Polizia Locale. Al momento però è impossibile in quanto la capacità di assunzione dei Comuni è vincolata dalla legge. Questa è una delle questioni su cui intervenire. Altro tema sono i trasporti pubblici. In una fase come questa dove la minore densità di passeggeri a bordo dei mezzi è fondamentale, sono necessarie ulteriori azioni per rendere il servizio pubblico più adeguato ai cittadini. Noi come Comune di Ancona abbiamo fatto dei passi avanti. Abbiamo impegnato risorse del bilancio potenziando fortemente le corse degli autobus. Tutti i Comuni italiani necessitano di ulteriori interventi».