FANO – Non si placano le polemiche in merito alla variante Gimarra, il prolungamento dell’Interquartieri che dalla rotatoria di via Aldo Moro sbucherà sulla Statale 16, poco prima dell’hotel Riviera.
La decisione ufficiale al riguardo è stata presa nel consiglio comunale svoltosi nel pomeriggio dell’11 agosto: la maggioranza ha approvato il progetto della realizzazione del nuovo tratto che attraverserà le colline a nord di Fano. La finalità dell’ambizioso progetto sarebbe quella di migliorare la viabilità fanese, ma il fronte di coloro che credono che i malus saranno molto superiori rispetto ai benefici è in netta crescita. In molti si chiedono a che prezzo avverrà tutto questo: l’impatto ecologico deleterio sulla zona sembra abbastanza inevitabile. Durante la seduta, il Vice sindaco e Assessore all’Urbanistica Cristian Fanesi aveva anche illustrato perché progetti alternativi al momento non potevano essere presi in considerazione in quanto le direttive del Ministero sarebbero quelle di preservare una fascia di terreno parallelo all’autostrada per successivi ed eventuali sviluppi. Un’opera che verrà finanziata con i 20milioni di euro della Regione.
Cresce al riguardo il malcontento che corre di pari passo sul web, dove è stata promossa anche, su change.org, la petizione dal titolo chiaro e significativo: “A rischio la poca natura rimasta. Rivedere il prolungamento dell’Interquartieri”, che è stata diretta alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Oltre 1200 firme, alle quali vanno sommate quelle apposte nei moduli cartacei.
«È un grande successo – evidenziano gli esponenti del comitato nato per contrastare la realizzazione dell’infrastruttura – considerando che la petizione non è iniziata nemmeno da un mese e durante la stagione estiva i cittadini sono un po’ meno attenti a certe questioni. Questa ottima adesione ci spinge a continuare con ancor più determinazione per contrastare un progetto scellerato. Ricordiamo che si può firmare oltre che sul web anche all’agriturismo agricampeggio Prato dei grilli e al negozio del commercio equo di Mondo solidale in corso Matteotti».
Il progetto attraversa aree ancora verdi della città. L’opera incontra nel suo percorso, come è scritto nello studio di fattibilità, “una serie di ville di pregio”, e prevede la realizzazione di tre rotatorie, di cui una molto grande davanti alla Chiesa del Carmine e la costruzione di due gallerie, una artificiale ed una naturale. «Una scelta sciagurata che non risolve i problemi, ma bensì va a distruggere dal punto di vista paesaggistico una vasta zona. Un’opera che prevede sbancamenti in zona franosa e con enormi problemi idrogeologici, paesaggisticamente bellissima e ambientalmente fragile».
C’è un altro aspetto importante che il comitato intende evidenziare: «I 20 milioni sono stati dati per consentire a tutti i cittadini di Fano di raggiungere in futuro l’ospedale di Muraglia, non per realizzare una strada cittadina che ributta il traffico prima dell’ex Hotel Riviera».
E’ stata scelta la variante Gimarra, tra le quattro ipotesi oggetto dello studio tecnico-economico, redatto dal dirigente dei Lavori pubblici Sandro Sorbini, secondo il comitato non affatto la migliore: «C’erano soluzioni molto meno impattanti dal punto di vista ambientale, paesaggistico e idrogeologico e che sarebbero costate meno, come la strada che affianca l’autostrada».
Infine non manca una bordata alla giunta comunale fanese: «Nel programma politico dell’attuale maggioranza questa opera era ritenuta sbagliata. E un anno fa l’hanno confermato in consiglio comunale. Improvvisamente un mese fa hanno cambiato idea, se ne assumano le responsabilità!»