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Variante inglese del Covid, il virologo Clementi: «Più diffusiva, ma non più patogena»

Il direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano fa il punto sulla nuova variante del virus rilevata anche in Italia e sul vaccino

Massimo Clementi
Massimo Clementi, direttore Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Ospedale San Raffaele di Milano

ANCONA – «La variante inglese si trasmette più rapidamente, ma non c’è evidenza che sia più patogena». A rassicurare sulla nuova minaccia che sta tenendo in apprensione il mondo è il virologo Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano. La variante del Covid-19, rilevata in Inghilterra, Australia e nei Paesi Bassi, è stata individuata anche in Italia, in un paziente a Roma, allo Spallanzani.

«La variante è stata individuata per la prima volta a settembre nel Kent  – spiega il virologo -, poi dall’Inghilterra si è diffusa in altri Paesi, tra i quali anche l’Italia». Sulla pericolosità il professor Clementi è prudente e spiega «non abbiamo elementi che possano farci pensare che sia più patogena: più diffusiva sì, ma per ora non più patogena, anche se con questo virus siamo abituati al fatto che le carte in tavola cambino rapidamente».

Il virologo evidenzia che «sembrerebbe che il vaccino attuale, realizzato sulla proteina spike del virus originario, protegga anche nei confronti di questa variante, tanto è vero che in Inghilterra hanno già vaccinato oltre 250 mila persone e da quello che dicono i virologi inglesi nessuno dei vaccinati si è infettato. Un motivo in più per invitare tutti a vaccinarsi: se vogliamo uscire da questa storia infinita vacciniamoci».

Il vaccino secondo Massimo Clementi proteggerebbe dal virus in quanto «la proteina non sarebbe cambiata molto», inoltre spiega che questa proteina agisce «come una chiave per il virus che deve aprire una serratura, in questo caso il recettore Ace 2 che si trova sulle cellule».

Il 21 dicembre l’Ema, Agenzia Europea per i medicinali, ha dato il via libera al vaccino contro il Covid della Pfizer Biontech, che oggi sarà esaminato dall’Aifa, l’Agenzia Italiana per il Farmaco, per avere il nullaosta anche in Italia. L’Aifa si esprimerà a giorni anche sugli anticorpi monoclonali, «importanti per chi non potrà sottoporsi alla vaccinazione», spiega il virologo. Il vaccino Moderna verrà vagliato il 6 gennaio

Clementi si vaccinerà contro il covid? «Certamente – ci dice -, io farò il primo che mi propongono».