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Verso il bilancio

Tra nuovi investimenti e crediti non riscossi, il dovumento del 2017 è pronto ad approdare in consiglio a Osimo. Botta e risposta tra il sindaco Simone Pugnaloni e l'ex primo cittadino Stefano Simoncini

Il Comune di Osimo
Il Comune di Osimo

OSIMO – La sala Gialla di Osimo si appresta ad approvare il bilancio 2017. Il sindaco Simone Pugnaloni svela già alcuni punti essenziali che dovranno essere portati in discussione in consiglio comunale entro il mese. La tassazione resterà invariata per tutto l’anno in corso, ma la città deve fare i conti con il mancato incasso di tributi, e non solo, che costringe l’amministrazione, come afferma il sindaco, a non investire una cifra che supera il milione di euro. Una spina nel fianco che il primo cittadino aveva denunciato già da mesi portando anche la questione in uno dei precedenti consigli.

Il bilancio 2017 è stato depositato sabato mattina dopo giorni di studio, un documento che conferma appunto le stesse aliquote dei tributi dell’anno scorso e che tra le altre cose prevede un investimento sulle politiche del personale e dell’informatizzazione della pubblica amministrazione.

«Sono pronti investimenti per sette milioni e mezzo di euro, in primis su viabilità ed edilizia scolastica e a seguire su beni culturali e impianti sportivi. Non mancheranno poi interventi capillari per le manutenzioni di ogni genere come le strade», afferma Pugnaloni.

Il ministero dell’Economia e delle finanze ha rilasciato il nulla osta per la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Miur e Comuni aderenti al fondo immobiliare per la realizzazione dei nuovi plessi scolastici. Nei prossimi giorni la convocazione per andare a Roma a firmare per la costruzione della nuova primaria a Campocavallo e della scuola media a San Biagio.

Attenzione particolare è data anche al sociale e non solo: «Questa che sta per arrivare è una stagione all’insegna dei grandi eventi culturali e sportivi per continuare a suggellare importanti obiettivi in termini di presenze turistiche in città».

Della nota dolente sui crediti mancanti il sindaco non fa di nuovo mistero: «L’eredità dei mancati incassi delle amministrazioni passate ci obbliga a lasciare in un “cassetto” un milione e 200mila euro, non spendibili, chiamato fondo crediti di dubbia esigibilità come ci impone la legge».

Quella massa di crediti incagliati farebbe riferimento, secondo le parole del sindaco, alle tasse mai pagate da aziende e privati osimani nel giro di alcuni anni e mai riscossi dall’amministrazione comunale. Un’accusa già respinta dall’ex sindaco Stefano Simoncini: «È una bugia, l’eredità del passato sono stati bilanci con milioni di euro in attivo, scuole tutte nuove e le altre quasi tutte ristrutturate antisismiche, tasse per trasporto e mense scolastiche molto più basse, aiuti ad associazioni sportive, culturali e sociali più consistenti, senza svendere l’Astea energia, e l’attività di accertamento crediti sempre fatta e mandata a Equitalia che ha i suoi tempi e le sue modalità».