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Vertenza Elica: domani assemblee dei lavoratori, non si esclude una nuova mobilitazione in tempi brevi

Dal coordinamento sindacale unitario della multinazionale, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti, si evidenziano tutte le criticità emerse durante l’ultima riunione del tavolo istituzionale al Mise

Operai Elica in corteo (Foto di repertorio)

FABRIANO – Prima le assemblee con i lavoratori e poi, con ogni probabilità, una nuova mobilitazione. Si apre l’ennesima settimana calda sul fronte della vertenza Elica di Fabriano. Dal coordinamento sindacale unitario della multinazionale, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti, si evidenziano tutte le criticità emerse durante l’ultima riunione del tavolo istituzionale al Mise. «Nel piano di Elica oltre un milione di cappe che vanno in Polonia, nella proposta sindacale tutti i prodotti di alta fascia che tornano in Italia. Le disponibilità date, ad oggi lasciano un saldo ancora troppo negativo e non garantiscono lavoro e sostenibilità in prospettiva: ci aspettiamo concretezza ed uno sforzo ulteriore per condividere un accordo di cui abbiamo tutti bisogno», le dichiarazioni dei rappresentanti sindacali e delle Rsu degli stabilimenti di Mergo e Cerreto D’Esi. Quest’ultimo dovrebbe essere chiuso secondo quanto previsto dal piano strategico 2021-2023 che Elica ha presentato lo scorso 31 marzo e che prevede, anche, 409 esuberi su 560 dipendenti complessivi del settore Cooking operativi nel comprensorio fabrianese, delocalizzazioni del 70% di produzioni dall’Italia verso la Polonia. Contenuti “congelati” a seguito dell’inizio della trattativa sindacale che, ha portato al salvataggio di circa 145 posti di lavoro grazie al rientro delle produzioni di alta gamma dalla Polonia al sito di Mergo. A questi si aggiungono ulteriori 75 posti di lavoro salvabili alla fine del 2023 e con volumi ipotetici: 20 dall’allocazione di alcuni modelli di vertical, mentre altri 15 deriverebbero dalla internalizzazione da una lavorazione oggi fatta in conto terzi nella seconda metà del 2022. Il recupero di ulteriori 20 persone deriverebbe, infine, da una generica crescita del prodotto di punta NikolaTesla, altri 20 dal lancio di un nuovo prodotto sempre legato alla linea NikolaTesla nella seconda metà del 2023.

Assemblee e mobilitazione

Numeri che non soddisfano le parti sociali e che saranno riferiti durante le assemblee con i lavoratori indette per domani, 26 ottobre, negli stabilimenti di Cerreto D’Esi (1° turno dalle 13 alle 14, 2° turno dalle 14 alle 15 e 3° turno dalle 22 alle 23) e di Mergo (1° turno dalle 9:30 alle 10:30, 2° turno dalle 16 alle 17 e 3° turno dalle 22 alle 23). «Oltre un milione di pezzi che se ne vanno dall’Italia, il centro della produzione di cappe diventa la Polonia e solo una parte residuale dei prodotti di Elica rimangono sul territorio di Fabriano. Durante i tavoli tecnici una parte di soluzioni sono state individuate e all’ultimo incontro ministeriale altre possibilità sono state manifestate ma ancora non è abbastanza. È giunto il momento della concretezza; uno stabilimento per essere competitivo ha bisogno di lavoro, di volumi, e non destinarcene abbastanza è un errore strategico che rischia di essere pagato a caro prezzo nel tempo: e per questo il Coordinamento, dopo aver ritenuto insufficienti le disponibilità del management, ha avanzato ad Elica delle richieste coerenti con l’impostazione condivisa, proponendo delle tipologie di prodotti ulteriori per l’Italia, che garantiscano lavoro full time (ad 8 ore) e con un piano di investimenti, di cui ad oggi ancora non abbiamo visibilità e che è alla base di ogni discussione. Ci risultano invece importanti investimenti sul plant polacco che il management non ha smentito. Abbiamo chiesto ad Elica di tornare al tavolo al più presto per definire i volumi produttivi per i siti fabrianesi, riprendendo la proposta fatta dalle Organizzazioni sindacali e recepita, ad oggi, in maniera troppo residuale, per poi condividere successivamente tutti gli altri percorsi che servono per costruire un accordo: un accordo che sia all’altezza della grande passione e della forza che i lavoratori hanno dimostrato in questi mesi e che rilanceranno nelle prossime settimane», si conclude la nota a firma del Coordinamento Unitario del Gruppo Elica.