FABRIANO – Sciopero di quattro ore, presidio in Ancona, sotto la sede della Prefettura, incontro con il Prefetto Darco Pellos. Domani, 11 giugno, ancora un giorno di mobilitazione nell’ambito della vertenza Elica, la multinazionale di Fabriano leader nel settore delle cappe aspiranti che, il 31 marzo scorso, ha annunciato il proprio piano strategico che prevede delocalizzazioni, esuberi e chiusura dello stabilimento di Cerreto D’Esi. Negli ultimi giorni, il management di Elica ha annunciato la disponibilità a rivedere i contenuti del piano, ma i sindacati ancora sono perplessi e titubanti.
Il programma della manifestazione
Da qui, quindi, la nuova giornata di mobilitazione di domani. «Le ipotetiche aperture di cui siamo venuti a conoscenza dai mezzi informazioni non ci tranquillizzano, in quanto vediamo che le strategie aziendali non sembrano cambiate e niente ci è stato comunicato ufficialmente. Continuiamo a mobilitarci perché il lavoro c’è e deve restare sul territorio e perché questo è l’unico modo per riconquistarci un tavolo di negoziazione dove fare anche le nostre proposte.
Nella giornata di domani, venerdì 11 giugno le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo Elica raggiungeranno Ancona per una nuova manifestazione con presidi in centro città, per essere ricevuti dal Prefetto di Ancona perché la vertenza Elica è una questione che riguarda l’intero Paese e serve un intervento deciso da parte del Governo, per fermare questa ed ogni altro tentativo di delocalizzazione da parte delle multinazionali, in nome e per conto del profitto», specificano dal Coordinamento unitario sindacale di Elica. Nello specifico, i lavoratori di Mergo sciopereranno dalle 9 alle 13, i colleghi di Cerreto D’Esi dalle 9 alle 14. Intorno alle 11 il presidio sotto la Prefettura che durerà fino alle 12:30, nel mezzo l’incontro con il Prefetto.
Il nuovo summit in Regione
Dopo, tutta l’attenzione si sposterà verso lunedì 14 giugno, quando alle 16 a Palazzo Raffaello, torneranno a sedersi attorno allo stesso tavolo azienda e sindacati, sotto la regia del presidente della Regione, Francesco Acquaroli. «Parteciperemo, ma consapevoli che il livello di discussione è sicuramente quello ministeriale e solo con nuove azioni di mobilitazione, che a breve annunceremo, sarà possibile provare a salvare il futuro dell’azienda in Italia», concludono dal Coordinamento unitario sindacale di Elica.
«Le recenti aperture da parte dell’azienda nel rivedere i contenuti del piano strategico sono seguite al secondo incontro bilaterale con la Giunta a Palazzo Raffaello. Un segnale positivo che da solo, però, non è assolutamente sufficiente. Ora è tempo che dalle parole si passi ai fatti. La Regione ha garantito la massima attenzione e la pronta messa in campo di tutti gli strumenti in suo possesso per contribuire in modo fattuale alla risoluzione della vertenza. Lo stesso ci aspettiamo dal Mise”, ha commentato il capogruppo di FdI, Carlo Ciccioli, auspicando un dialogo sempre più costruttivo fra azienda e sindacati.