FABRIANO – «Abbiamo seguito con impegno questa difficile vertenza e ringrazio le parti coinvolte per l’intesa raggiunta»: così l’assessore regionale Stefano Aguzzi sull’ipotesi di accordo per la vertenza Elica. In attesa del via libera dei lavoratori, proseguono le prese di posizioni su questa vicenda che ha animato le cronache regionali per oltre 8 mesi.
Le dichiarazioni
«Si passa da 409 esuberi ipotizzati all’inizio a nessun licenziamento, sebbene siano stati comunque individuati 150 esuberi da gestire in questa fase delicata ma solo con il criterio della volontarietà all’uscita». È questo l’esito favorevole, salutato con soddisfazione dall’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi. «Tutti hanno condiviso che dopo mesi di trattative anche aspre, alla fine si sia raggiunto un buon accordo che garantisce sia l’occupazione sia la permanenza in Italia e nel distretto fabrianese in particolare di un’azienda che, pur con le sue attuali difficoltà, è leader nel settore cappe e fortemente innovativa ed ha dimostrato con i fatti l’attaccamento alla nostra Regione». A
guzzi ricorda l’impegno della Regione lungo tutti questi mesi. «Abbiamo organizzato tavoli e incontri con i sindacati e con l’azienda per poter favorire un accordo che scongiurasse il licenziamento di centinaia di dipendenti. Abbiamo sempre seguito le trattative che si sono svolte presso il Ministero dello Sviluppo Economico e mi sento di ringraziare tutte le parti coinvolte che non si sono mai risparmiate in un lavoro di mediazione incessante. Di fronte al risultato raggiunto, esprimo la mia soddisfazione e ribadisco che la Regione sarà sempre disponibile a proseguire la collaborazione con le parti per favorire lo sviluppo e la garanzia del lavoro».
L’ipotesi di accordo
Ecco i principali punti dell’accordo che prevede innanzitutto l’attivazione del contratto di solidarietà con mantenimento di tutti i lavoratori. Dal marzo 2022 l’avvio della cassa integrazione a rotazione fino ad un massimo di 36 mesi e incentivi all’esodo volontario. È stato stabilito anche un supporto alla ricollocazione dei lavoratori presso i fornitori e l’attivazione di servizi di outplacement, cioè una consulenza specializzata per ricollocare in una nuova attività il personale in esubero di un’azienda. Per quanto riguarda la componente “motori” di Castelfidardo che ha segnato in questi anni buoni risultati, in futuro potrebbe anche riassorbire una parte del personale in eccedenza dagli altri stabilimenti (in particolare Mergo e Cerreto).
È stata anche ipotizzata la possibilità che qualche lavorazione (di gamma più alta) potrebbe tornare in Italia dalla Polonia con un processo inverso rispetto alla paventata delocalizzazione. Ora per l’operatività dell’accordo non manca che il vaglio del referendum dei lavoratori Elica per la ratifica ufficiale previsto per il 13 dicembre.