ANCONA – Flashmob sotto la sede della Regione Marche, Palazzo Raffaello, da parte di una quindicina di operai di Elica, insieme ai rappresentanti sindacali, per consegnare un documento sottoscritto anche dai sindaci di Cerreto D’Esi, Mergo, Cupramontana, Matelica e Serra San Quirico, presenti durante lo sciopero di oggi, 24 maggio, dei lavoratori di Elica. In circa 300, si sono mossi in corteo dal sito di Cerreto d’Esi fino al municipio.
L’intento era quello di protestare, ancora una volta, contro il piano strategico 2021-2023 che prevede: 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo. Una volta giunti in municipio, i lavoratori hanno chiesto ai primi cittadini presenti di sottoscrivere un documento. «Le lavoratrici ed i lavoratori dell’Elica nella giornata odierna sono in sciopero e stanno manifestando a Cerreto D’Esi, dove è ubicato lo stabilimento di cui è stata annunciata la chiusura nel piano aziendale del 31 marzo. Ci stiamo mobilitando da due mesi perché riteniamo sbagliata la strategia aziendale incentrata esclusivamente sulla delocalizzazione dei modelli attualmente prodotti in Italia, da cui derivano i licenziamenti, a favore dello stabilimento polacco: nei fatti, così si sancisce il disimpegno dell’azienda dal Fabrianese e dal Paese. Crediamo necessario, invece, individuare e studiare tutte le misure da mettere in campo, per trovare il modo affinché il lavoro resti nel territorio; in questi anni siamo sempre stati capaci di individuare le soluzioni negli interessi di tutti ma ogni discussione non può che partire dal ritiro del piano dell’azienda, che invece sta andando avanti dritta per la sua strada senza preoccuparsi delle richieste e delle necessità che stiamo urlando da circa due mesi. Richieste che non sono solo delle organizzazioni sindacali, quindi delle persone di Elica, ma di tutto il Territorio e delle Istituzioni a tutti i livelli», si conclude il documento sottoscritto prontamente dalle Istituzioni presenti.
Quindi, la decisione di recarsi in Ancona, sotto Palazzo Raffaello per un flashmob in concomitanza con l’avvio dell’incontro convocato dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, con il management di Elica. In modo tale da consegnare il documento sottoscritto e mettere ancora più pressione sulla multinazionale fabrianese. Documento consegnato nelle mani del presidente Francesco Acquaroli e dell’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi.