Jesi-Fabriano

Vertenza Fedrigoni, per la Cgil si deve fermare «la desertificazione industriale di Fabriano»

Questo quanto dichiarano in una nota congiunta il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo, il segretario generale Cgil Marche Giuseppe Santarelli e il segretario generale della Slc Cgil Riccardo Saccone

La sede di Verona del Gruppo Fedrigoni

FABRIANO – «Non permetteremo la desertificazione industriale di Fabriano. Il confronto con l’azienda che si sta tenendo in queste ore è fondamentale per scongiurare definitivamente i licenziamenti e prevedere tutte le azioni possibili per contrastare gli effetti della scellerata decisione di fermare la produzione dei prodotti office (risme di carta per stampanti), che mette in discussione il futuro di 195 lavoratori». Questo quanto dichiarano in una nota congiunta il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo, il segretario generale Cgil Marche Giuseppe Santarelli e il segretario generale della Slc Cgil Riccardo Saccone, in merito alla vertenza Fedrigoni che ha annunciato di voler cessare l’attività della Giano srl a fine anno, società attiva nel ramo delle carte per ufficio con stabilimenti a Fabriano, con conseguenti 195 esuberi diretti, oltre a una 50ina dell’indotto.

La nota

Lunedì 9 dicembre alle 14 al ministero delle Imprese e del Made in Italy è previsto il tavolo di crisi e i dirigenti sindacali spiegano che per la Cgil «oltre al ritiro dei licenziamenti e alla puntuale verifica del piano sociale a tutela di tutti i lavoratori di Fabriano, è indispensabile che l’anno di tempo che abbiamo guadagnato serva per rilanciare il sito». Inoltre «vanno tutelati tutti i lavoratori somministrati: hanno diritto al pari dei diretti degli ammortizzatori sociali che verranno individuati per accompagnare il percorso di reindustrializzazione, che deve avvenire nel corso del 2025». Il riferimento è alla bozza di accordo tra azienda e parti sociali che vedrebbe la sospensione dei licenziamenti in cambio di un anno di cassa integrazione straordinaria. Questo consentirebbe di acquisire 12 mesi di tempo per ricollocare il maggior numero possibile di dipendenti, secondo una proposta avanzata da Fedrigoni circa 130, e sondare il terreno per un eventuale soggetto interessato all’acquisto di Giano srl. Si parla anche della possibilità che sia il Poligrafico dello Stato. «Chiediamo alle istituzioni locali, regionali e nazionali di contribuire, da subito, all’individuazione di un soggetto industriale che sia interessato a rilanciare la produzione e a continuare a scommettere su Fabriano, sfruttando anche le possibilità derivanti dalla area industriale di crisi complessa del fabrianese ex Antonio Merloni», concludono Gesmundo, Santarelli e Saccone.