FABRIANO – Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime la sua totale vicinanza ai lavoratori della Tecnowind di Fabriano che sono in sciopero per la tutela del proprio posto di lavoro e del loro futuro.
“Sono anni che questa fabbrica vive una crisi ormai irreversibile che verrà riversata tutta sulle spalle dei lavoratori che sono da mesi senza stipendio e reddito. Cercheremo in base alle nostre possibilità di attivarci per apportare un contributo alla lotta sulla base dei nostri principi e obiettivi chiari e precisi che delineano chiaramente la nostra formazione politica”, si legge nella nota firmata dal candidato a sindaco del Pcl, Crescenzo Papale.
Si invitano i lavoratori “ad intensificare i momenti di lotta ed a interrompere ogni forma di dialogo e concertazione con il padrone e con le varie burocrazie sindacali che tendono a buttare acqua sul fuoco. Il livello di scontro va necessariamente alzato con il blocco immediato delle merci in entrata ed uscita, con la tutela degli impianti e dei macchinari per mezzo dell’occupazione della fabbrica sulla quale si costruisca una piattaforma alternativa che permetta ai lavoratori di prendere direttamente in mano le fila della vertenza e dell’agitazione all’interno del sito produttivo e che crei le condizioni per una ripartizione tra tutti del lavoro a parità di salario. Che spinga immediatamente tutti i sindacati a costituire una cassa di resistenza che possa in parte sopperire al danno economico al quale andranno incontro tutti i lavoratori. Esortiamo tutti quei settori più combattivi presenti all’interno della vertenza a trascinare dietro di sé il destino di tutti e a prendere una posizione dura verso chi probabilmente ha tutto l’interesse a riscrivere una storia sempre con la stessa traccia e lo stesso copione», le dure parole di Papale.
Addirittura, si consiglia ai lavoratori di «valutare ogni forma alternativa di autogestione e di appropriazione della fabbrica che possa cambiare il proprio futuro attualmente legato alla sconfitta e a una vita di stenti e povertà. Tutto questo è applicabile, però, se si mantiene sempre un livello di scontro alto e continuativo verso chi vuole speculare e ricavare profitti sulle sofferenze dei lavoratori. Questo è l’unico modo e metodo per respingere l’attacco del padrone. L’unico sistema che faccia prevalere gli interessi dei lavoratori e non quello dei capitalisti».