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Vertenza Tecnowind e vendita della Best, la parola alla Confartigianato

Il segretario della sezione fabrianese dell'associazione di Categoria, Simone Clementi, chiede che si valutino con attenzione tutti gli aspetti di queste due vicende industriali

Il segretario Confartigianato Simone Clementi

FABRIANO – Vertenza Tecnowind e vendita della Best, il segretario della sezione fabrianese della Confartigianato, Simone Clementi, chiede che si valutino con attenzione tutti gli aspetti.
«La vertenza Tecnowind rischia di diventare, in piccolo, un altro caso come quello della Antonio Merloni perché ha risvolti primari come la sorte dei circa 280 lavoratori diretti. Ma anche secondari, considerando le maestranze che, spesso e volentieri, vantano crediti importanti che rischiano di non poter riscuotere e, quindi, potrebbero esserci ripercussioni in termini di perdita occupazionale».

sede tecnowind
La sede degli uffici della Tecnowind a Fabriano

Secondo Clementi, «noto che la politica si interessa molto dell’azienda che produce cappe aspiranti e poco delle maestranze dell’azienda. Confartigianato è del tutto solidale con i dipendenti della Tecnowind. Vogliamo però ricordare che esistono anche i fornitori, i quali a loro volta hanno diversi dipendenti. Sembra di rivivere, in piccolo, la vicenda Antonio Merloni, considerando anche il fatto che diversi fornitori sono gli stessi, i quali sono riusciti a rimanere aperti a prezzo di innumerevoli sacrifici. Non vorremo che si arrivasse alla chiusura o al ridimensionamento di forza lavoro delle aziende fornitrici». Una situazione che potrebbe riguardare oltre 400 lavoratori.
«Purtroppo però riscontriamo che, tutti gli sforzi, anche con incontri presso vari enti, non hanno mai visto rappresentate le istanze dei fornitori e della loro forza lavoro. Ci auguriamo pertanto che, anche se con notevole ritardo, si convochi e si apra un confronto serio e diretto con le aziende subfornitrici, più volte sollecitato, atto a salvaguardare – conclude Clementi – imprese e dipendenti».
Anche sulla notizia dell’acquisizione della Best di Cerreto D’esi da parte della multinazionale svedese, Electrolux, la Confartigianato fabrianese commenta con prudenza.

La sede della Best a Cerreto D’Esi

«Bisogna vedere l’impatto sul territorio. Electrolux si riforniva da altre aziende locali, non so che succederà rispetto a questi ordini. Non vorrei che la coperta fosse corta. Vedremo. Ben vengano questi colossi a patto che rimangano lavori sul territorio utilizzando fornitori locali. L’aspetto sicuramente positivo è che, con tutti i problemi che abbiamo, manteniamo inalterata la nostra alta competenza di qualità e questo – conclude Clementi – è da rimarcare con soddisfazione».
Ciò che ha evidenziato il segretario della sezione fabrianese della Confartigianato rappresenta, sicuramente, un tema di discussione che potrà essere affrontato non appena si conoscerà il piano industriale del colosso svedese degli elettrodomestici.