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Vertenza Tecnowind, le preoccupazioni dei sindacati e dei lavoratori

Questo pomeriggio, 13 settembre, si sono svolte le assemblee dei lavoratori della Tecnowind. I sindacati hanno illustrato l'esito dell'incontro avuto al Mise ieri. In vista del prossimo round, in calendario per ottobre, si chiedono azioni concrete alla proprietà aziendale

Sede di Fabriano della Tecnowind

FABRIANO – Vertenza Tecnowind, forte preoccupazione fra i lavoratori. I sindacati lanciano un forte pressing sulla proprietà dell’azienda fabrianese che produce cappe aspiranti affinché si attivino azioni concrete in vista del prossimo appuntamento al Mise in calendario per ottobre.
Tutte confermate le indiscrezioni anticipate al termine dell’incontro svoltosi ieri, 12 settembre, nella sede del ministero dello Sviluppo economico. L’azienda ha ufficializzato la proroga del concordato fino al 7 di novembre ed il finanziamento ottenuto dalla banca Ifis, anche se in forma minore a quanto richiesto: a fronte di 2,5 milioni richiesti è stata concessa una linea di credito di 1 milione.

Il soggetto industriale che negli scorsi mesi si era affacciato, ha ritirato ogni tipo di volontà a rilevare la Tecnowind ed è stato affermato che allo stato attuale si stanno tenendo contatti con diversi interlocutori, ma senza proposte ufficiali e vincolanti.

Oggi, 13 settembre, si sono svolte le assemblee con i lavoratori. I rappresentanti sindacali hanno illustrato l’esito dell’incontro. Naturalmente, i dipendenti dell’azienda, circa 285, non hanno nascosto la loro forte preoccupazione, insieme alle parti sociali a poche settimane dalla scadenza dei termini della procedura concorsuale e degli ammortizzatori sociali.

«Nonostante l’esplicita richiesta del viceministro Teresa Bellanova neanche nella giornata di ieri è stato presentato un piano industriale se non qualche dichiarazione generica sulla preferenzialità di una vendita complessiva dell’azienda e di una dichiarazione verbale che le eventuali entrate derivanti da ipotetiche vendite di asset potrebbero essere utilizzate per provare a gestire la situazione sul territorio di Fabriano, con una riduzione importante comunque di fatturato e di conseguenza di personale. Non è stata data risposta alla domanda fatta su eventuali investimenti. L’equilibrio economico gestionale raggiunto in questa fase dall’azienda è dovuto esclusivamente all’impegno dei lavoratori che si meritano risposte ben più esaurienti nel più breve tempo possibile», si legge nella nota diffusa al termine delle assemblee.

Entro la prima decade del mese di ottobre sarà riaggiornato tavolo ministeriale e «si chiede con forza ai rappresentati dell’azienda di presentarsi con proposte concrete e non solo con parole che da troppo tempo le lavoratrici e i lavoratori della Tecnowind si sentono dire senza che siano mai seguiti fatti concreti».