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Vertenza Tecnowind: trattativa in salita per la vendita al fondo statunitense

Bocche cucite al termine del summit per la vertenza Tecnowind. Invariata la posizione dei sindacati, che hanno convocato per domani, 20 gennaio, un'assemblea dei lavoratori

Lavoratori della Tecnowind in sciopero nei mesi scorsi

FABRIANO – Bocche cucite al termine del summit in Regione per la vertenza Tecnowind. Resta unanime la posizione dei sindacati di categoria Fiom-Fim-Uilm. Ancora poche ore per capire se la trattativa di vendita dell’azienda fabrianese che produce cappe aspiranti al fondo statunitense andrà in porto. I segnali sembrano andare verso il negativo. O, almeno, in salita.

Questa mattina, a partire dalle 12 e per circa un paio d’ore, si è svolto il summit in Regione sulla vertenza Tecnowind convocando le organizzazioni sindacali, il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola e la proprietà aziendale, Roberto Cardinali, per capire l’esito della trattativa di vendita a un fondo industriale statunitense. Era stato lo stesso imprenditore a ufficializzare di aver dato un ultimatum al fondo americano per martedì sera, entro le 18 del 17 gennaio, per capire meglio il futuro dello storico stabilimento fabrianese e presentare le garanzie per l’acquisto.

Proprio una settimana fa si concluse lo sciopero dei dipendenti che avevano incrociato le braccia a seguito della comunicazione, da parte dell’azienda, circa la mancata erogazione dello stipendio di dicembre e del 50% della tredicesima causa mancanza di risorse finanziarie e la mancata concretizzazione dell’operazione di rafforzamento patrimoniale annunciato più volte e poi slittato. Dopo il CdA arrivò l’annuncio che entro il 24 gennaio sarebbe stato pagato l’80% delle rate attese dai dipendenti.

I sindacati non hanno ancora abbassato la guardia e attendono notizie circa la cessione dell’azienda, più volte annunciata. Martedì scorso si è svolta anche la manifestazione davanti agli uffici della Regione Marche con due pullman partiti da Fabriano.