FABRIANO – Vertenza Whirlpool, il Governo ha aperto sulla possibile continuazione degli ammortizzatori sociali per evitare gli 800 esuberi. «Ora l’azienda migliori il piano industriale», l’invito del segretario nazionale Uilm responsabile del comparto elettrodomestici, Gianluca Ficco. Il tavolo ministeriale sarà riconvocato già a metà ottobre.
Notizie con più luci che ombre quelle provenienti al termine del summit che si è svolto questo pomeriggio, 3 ottobre, nella sede del ministero dello Sviluppo economico. Alla presenza del ministro, Luigi Di Maio, si sono seduti attorno a un tavolo, i rappresentanti dei sindacati di categoria, l’Ad della multinazionale americana, Davide Castiglioni, e i rappresentanti delle Regioni nelle quali è presente Whirlpool: Marche, Toscana, Campania e Lombardia.
Dopo poco meno di due ore di incontro, a fare una sintesi della riunione è Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del comparto elettrodomestici. «L’impegno confermato ufficialmente oggi dal ministro Di Maio di superare i limiti posti dal Jobs Act all’utilizzo degli ammortizzatori sociali ci consente di scongiurare ben 800 esuberi, che altrimenti si determinerebbero il 31 dicembre di quest’anno, e costituisce il presupposto per l’avvio di un nuovo piano industriale da parte di Whirlpool. Il Ministro ha comunque condizionato tale disponibilità per il biennio 2019-2020 a una condivisone sindacale e al miglioramento del piano industriale, anche con il ritorno di produzioni in Italia».
A causa della necessità di ultimare la riorganizzazione delle fabbriche e degli uffici, ma soprattutto a causa dei bassi volumi di vendita inferiori alle aspettative, «siamo difatti in presenza – spiega Ficco – di 145 esuberi a Siena, 50 a Melano di Fabriano, 135 a Comunanza, 160 a Napoli, a 140 a Carinaro in Campania. Per quel che riguarda i colletti bianchi 165 negli staff localizzati fra la Lombardia e le Marche, nello specifico Fabriano. Attualmente stiamo utilizzando cassa integrazione e contratti di solidarietà, ma purtroppo la normativa del d.lgs. 148 del 2015, parte del Jobs Act, ha posto un termine rigido che ora occorre assolutamente superare per evitare, in Whirlpool come in molte altre imprese, il rischio di chiusure e di licenziamenti».
Ebbene, questa apertura sembra essere giunta. «Ora che il Governo ha aperto sulla possibilità di prorogare gli ammortizzatori sociali, chiediamo a Whirlpool – conclude il sindacalista della Uilm – di fare la sua parte realizzando un piano di effettiva specializzazione degli stabilimenti e di sviluppo, così da utilizzare i prossimi due anni per azzerare finalmente gli esuberi. Chiediamo inoltre che siano concordati percorsi di stabilizzazione per i precari di Varese, che siano rivisti in meglio gli incentivi, nonché verificati i potenziali progetti di re-industrializzazione».