FABRIANO – Tavolo di negoziazione per lo stabilimento di Napoli della Whirlpool. Confermate tutte le mission per gli altri siti produttivi, compreso quello della frazione fabrianese di Melano. Chieste garanzie per le funzioni impiegatizie delle sedi di Pero e Fabriano.
Un incontro molto veloce quello svoltosi questo pomeriggio a Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, fra Whirlpool, Mise e sindacati. Erano presenti sia il ministro Luigi Di Maio che il presidente di Whirlpool EMEA e vicepresidente Esecutivo di Whirlpool Corporation Gilles Morel. «Whirlpool EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) è ad un momento di svolta, ecco perché la nostra competitività industriale è fondamentale. L’Italia è e rimarrà un Paese strategico, sia dal punto di vista industriale che commerciale e, per questo motivo, negli ultimi anni abbiamo investito circa 600 milioni di euro e ci siamo impegnati a continuare a investire 250 milioni di euro in linea con il nostro Piano Industriale 2019-2021. Inoltre, abbiamo riconfermato oggi le linee guida strategiche del Piano industriale firmato lo scorso ottobre e il previsto trasferimento della produzione di lavatrici e lavasciuga da incasso dalla Polonia a Comunanza», le parole rassicuratrici di Morel.
In questo senso, sono stati ribaditi – per i siti di Cassinetta di Biandronno: polo EMEA per i prodotti da incasso per le categorie freddo e cottura; Melano: hub regionale per i piani cottura; Siena: produzione di congelatori orizzontali – i volumi produttivi e occupazionali secondo quanto previsto dal Piano industriale. Confermato altresì il trasferimento a Comunanza della produzione delle lavatrici e lavasciuga da incasso dalla Polonia, grazie al quale il sito beneficerà di un incremento dei volumi che porterà la produzione totale a oltre 800 mila unità.
Per quanto riguarda il sito di Napoli, nonostante gli investimenti effettuati negli ultimi anni, pari a circa 100 milioni di Euro, le prolungate difficoltà registrate si sono aggravate a causa delle circostanze macroeconomiche globali. «L’azienda è fortemente impegnata a trovare una soluzione, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e le organizzazioni sindacali, in grado di assicurare la continuità industriale e preservare i livelli occupazionali, così da garantire un futuro sostenibile per i nostri dipendenti. In linea con questo impegno, ho chiesto oggi al ministro Luigi Di Maio di aprire un tavolo di negoziazione con tutte le parti interessate per iniziare a discutere una soluzione a beneficio dei 412 lavoratori di Napoli», ha proseguito Morel.
Nei prossimi giorni, dunque, il Ministero dello Sviluppo Economico, Whirlpool EMEA e le organizzazioni sindacali lavoreranno insieme per definire i prossimi passi per l’avvio del tavolo negoziale volto a individuare una soluzione per il sito di Napoli.
Le parti sociali hanno definito «interlocutorio» il confronto odierno. «L’azienda è disponibile anche a rivedere la sua intenzione di vendita di Napoli, questo perché il Governo ha chiesto di conoscere i conti in perdita dello stabilimento in questione in quanto ci sarebbe la disponibilità per individuare risorse e strumenti strutturali per salvaguardare l’occupazione e il mantenimento del sito produttivo».
È stato posto, poi, il problema delle funzioni impiegatizie. «Abbiamo chiesto di fermare questa lenta emorragia di funzioni da Pero e da Fabriano, in Polonia. Una risposta non c’è stata, siamo in attesa di averla. È chiaro – concludono le parti sociali – che qualsiasi soluzione venga individuata sia per Napoli che per le sedi impiegatizie, si deve rimanere nella cornice dell’accordo firmato il 25 ottobre 2018 e valido fino al 31 dicembre 2021».