FABRIANO – Giornata di mobilitazione anche a Fabriano e Comunanza nell’ambito della vertenza Whirlpool. La multinazionale americana, proprietaria dell’ex Indesit company, è al centro di aspro scontro con le parti sociali a seguito della decisione di dismettere il sito produttivo di Napoli.
Oggi, 23 giugno, le parti sono state convocate al ministero dello Sviluppo economico per un nuovo round di trattative. Ma la tensione è altissima. «Dal ministero dello Sviluppo economico ci hanno confermato purtroppo che Whirlpool sarebbe intenzionata ad aprire le procedure di licenziamento collettivo a partire da primo di luglio», le parole, affidate a una nota unitaria, da parte di Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim, Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm.
«È inaccettabile una minaccia del genere da parte aziendale a ridosso della fine del blocco dei licenziamenti e quindi chiederemo innanzitutto che essa sia ritirata. Al Governo chiediamo di farsi garante del piano industriale Whirlpool violato impunemente da parte aziendale. A sostegno della trattativa e contro l’arroganza aziendale sono proclamate un pacchetto di 8 ore di sciopero e oggi presidi territoriali che coinvolgeranno tutti i lavoratori del gruppo Whirlpool», si conclude la nota.
Gli scioperi
A Fabriano e Comunanza, le Rsu degli stabilimenti di sono immediatamente attivate e si è deciso di dar vita a quattro ore di sciopero (2 ore per i dipendenti con contratti a part time a 4 ore lavorative; 3 ore per i dipendenti con contratti a part time a 6 ore lavorative), all’interno del pacchetto deciso dal Coordinamento nazionale, da effettuarsi alla fine di ogni turno di lavoro. «Questo per dare maggiore sostegno alla vertenza per un piano industriale che garantisca il futuro della multinazionale americana in Italia e mantenga i livelli occupazionali e produttivi in tutti i siti del Gruppo», si conclude la nota delle Rsu degli stabilimenti di Fabriano e Comunanza.