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Viabilità della Valmusone, in arrivo 14 milioni di euro per migliorarla

Dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, 14 milioni di euro sono destinati alle infrastrutture viarie della vallata del Musone nell'ambito di una strategia unica di collegamento della viabilità al nuovo ospedale di rete all'Aspio di Camerano. Il piano è stato illustrato oggi, 26 maggio, dal governatore Ceriscioli a Loreto

Da sinistra: i sindaci di Recanati e Castelfidardo, il governatore Ceriscioli, il sindaco di Osimo, il vicesindaco di Camerano e l'assessore Pieroni
Da sinistra: i sindaci di Recanati e Castelfidardo, il governatore Ceriscioli, il sindaco di Osimo, il vicesindaco di Camerano e l'assessore Pieroni

OSIMO – Dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, 14 milioni di euro sono destinati alle infrastrutture viarie della vallata del Musone nell’ambito di una strategia unica di collegamento della viabilità al nuovo ospedale di rete all’Aspio di Camerano, per cui ci saranno altri tre anni di attesa almeno prima di vederlo costruito. A fare il punto dell’iter oggi, 26 maggio, a Villa Musone di Loreto il presidente della Regione Luca Ceriscioli e l’assessore regionale Moreno Pieroni con i sindaci di Osimo Simone Pugnaloni, di Castelfidardo Roberto Ascani, di Loreto Paolo Niccoletti, per Camerano il vicesindaco Federico Pini, e il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo.

Di quei 14 milioni, come da delibere Cipe, 11 sono proprio per la viabilità attorno al nuovo ospedale, al visto della Corte dei Conti: il primo dei sei interventi comprende tre milioni e 600mila euro di infrastrutture esterne all’ospedale, il secondo un milione e 300mila per la rotatoria sull’intersezione tra la Sbrozzola e la Direttissima del Conero, poi tre milioni e centomila per il tratto tra la Sbrozzola e la provinciale 361 (parte lo finanzia il Comune) e la rotatoria tra la provinciale 3 e via delle Querce, un milione e 500mila per il ponte 164, il noto cavalcavia di accesso alla ditta Baldini, il cui titolare era presente stamattina, e altrettanti per il 166, entrambi in territorio di Camerano e in accordo con Società Autostrade. Gli altri tre milioni sono per il collegamento viario delle zone industriali di Castelfidardo, Loreto e Recanati alla statale 16, in fase di formalizzazione: 700mila euro sempre per il potenziamento delle strutture esterne al nuovo polo ospedaliero e due milioni e 300mila per realizzare la bretella Squartabue, la rotatoria tra la statale 16 e via Marx e quella tra la stessa statale e la provinciale 23.

«Entro fine giugno arriverà il parere definitivo della Corte dei conti e poi al via la progettazione. L’appalto sarà fatto entro dicembre 2019 – ha spiegato Ceriscioli -. Abbiamo deciso di destinare una parte importante del Fondo a tutta l’area del Musone. Realizzeremo investimenti infrastrutturali che serviranno a collegare meglio la nuova struttura ospedaliera ma che contestualmente favoriscono la mobilità di tutto il sistema produttivo, completando quei piccoli tratti tra la viabilità esistente dove mancava quell’ultimo miglio per renderla efficace e utilizzabile. Ai 14 milioni destinati dalla Regione si aggiungeranno contributi dalla Provincia, dai Comuni, da Società Autostrade per coprire la parte che manca. Molti attesi sono i due ponti sull’autostrada che erano rimasti nella classe che non permetteva il passaggio di tutti i mezzi: saranno adeguati con una sezione ampliata e la capacità di farci transitare qualunque mezzo, restituendo piena agibilità alle imprese che utilizzavano queste infrastrutture e alle comunità che ne avevano bisogno. Ottima la sinergia tra tutti».

«È stata data una risposta forte ai buchi neri della viabilità, con un investimento pari all’11 per cento della disponibilità totale del Fondo di coesione riconosciuta alle Marche – ha aggiunto Pieroni -. È un momento importante per questo territorio, una risposta significativa alle esigenze del sistema imprenditoriale e dei cittadini che quotidianamente vivono disagi per una situazione che ora la Regione e le amministrazioni locali risolveranno con un vero spirito di collaborazione».