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Osimo, un viaggio per l’Italia per riportare l’arte al primo posto: la storia del tenore Guido Cariola

Si sposta da Nord a Sud, con una Fiat 500, per incontrare ed ascoltare musicisti e artisti che si sono trovati ad affrontare come lui, a causa dell'emergenza sanitaria, una situazione inaspettata

Guido Cariola (a sinistra) con alcuni solisti dell'Accademia d'arte lirica a Osimo
Guido Cariola (a sinistra) con alcuni solisti dell'Accademia d'arte lirica a Osimo

OSIMO – Guido Cariola, tenore italiano con una spiccata passione per l’arte, le moto, i viaggi e il cibo, per anni all’Accademia d’arte lirica di Osimo, ha preso una decisione importante per la sua carriera e per il futuro di un settore. Dopo aver deciso assieme alla sua famiglia di tornare ad abitare in Italia, dopo quattro anni trascorsi in Giappone come cantante lirico e insegnante all’università di Senzoku, nel febbraio scorso è partito da solo in cerca di contatti e opportunità che gli avrebbero permesso di continuare anche qui la carriera e di assicurare un rientro tranquillo, dopo poco tempo, alla moglie e alle figlie. Poi è arrivato il Covid.

«L’emergenza coronavirus in cui ci siamo trovati ha totalmente stravolto tutti i nostri piani – racconta Cariola -. Trovandomi dopo cinque mesi lontano dalla famiglia, senza lavoro e nessuna prospettiva di ripresa e appoggio da parte delle istituzioni, cercando costantemente un modo per venire fuori da questa situazione, a un certo punto un’idea ha trovato uno spiraglio di luce in un pensiero che mi girava sempre per la testa: è possibile che non ci sia un modo per dar voce a questa nostra condizione e renderla visibile a tutti? Eccola. Un viaggio per tutta l’Italia, da Nord a Sud, con una Fiat 500 per incontrare e ascoltare musicisti e artisti che come me si sono trovati ad affrontare, a causa di questa emergenza sanitaria, una situazione inaspettata e inimmaginabile che avrà sicuramente cambiato la loro vita sia a livello personale che lavorativo».

Un viaggio per riscoprire l’Italia insomma, le sue bellezze e i suoi talenti al risveglio post lockdown: «Ovviamente senza tralasciare un altro aspetto a me molto caro: la cucina. Non c’è un copione da rispettare né una distinzione tra i vari generi musicali. La spontaneità degli artisti, molti dei quali di livello internazionale, che mi guida attraverso le città che sto visitando la fa da padrona. Documenterò ogni fase del viaggio e si potrà seguire questa esperienza su Facebook e Instagram attraverso foto, storie e dirette che caricherò giornalmente. Sarà seguita anche in Giappone perché mia moglie, il soprano Akiko Fujito Cariola, si occuperà di creare i sottotitoli in giapponese affinché tutti i nostri fan e quelle persone che sono interessate alla cultura italiana possano goderne».

Il viaggio è partito il 19 luglio da Monterosso al mare, nota località turistica delle Cinque Terre, per ritornare sempre a Monterosso la sera dell’11 agosto: «Così da potermi organizzare per accogliere e riabbracciare finalmente la mia famiglia che, il 13 agosto, e dopo sei mesi di distacco forzato, atterrerà a Milano. Le tappe che farò saranno alcune tra le località di maggior fascino e bellezza, dal Salento alle Dolomiti fino a Gallipoli passando per Ravenna. Questa impresa ha come perno fondamentale la valorizzazione del nostro Paese, dell’arte, della cultura e della sua bellezza, di cui non saremo mai abbastanza sazi». Qualche giorno fa Guido Cariola è passato a Osimo a salutare i solisti dell’Accademia, a far quattro chiacchiere con loro e a ritrovare i “suoi” luoghi.