JESI – Una scelta illogica quella di traferire due lavoratrici jesine di Villa Serena ad Ancona per rispondere al telefono. Così le segreterie provinciali e regionali di Fp Cgil e Uil Fpl commentano la vicenda della clinica:
«L’azienda è stata categorica nel riferire la sua decisione – il commento di Alberto Beltrani – A partire da lunedì due lavoratrici jesine (62 anni una, ad un passo dalla pensione, e 57 l’altra) dovranno andare in via Piave ad Ancona dove ha sede una vecchia palazzina di Villa Igea per prendere le prenotazioni degli esami. L’assurdità, oltre al fatto che riceveranno un incentivo di 80 euro al mese che bastano per dieci giorni di parcheggio, è che hanno orari diversi e quindi non possono nemmeno andarci insieme». I sindacati, per voce dei lavoratori, si dicono grati dell’investimento fatto dal gruppo di Abano Terme, con i Pietruzzi che hanno acquisito la clinica evitando così il licenziamento di tutti i dipendenti però avvertono: «che serve maggiore chiarezza. Abbiamo chiesto più volte spiegazioni ma ci è stato sempre risposto che l’azienda ha deciso così. Queste due lavoratrici andranno ad Ancona come decisione definitiva dei vertici ma per una prova senza considerare che: a Villa Serena ci sono sportelli inutilizzati che potrebbero servire per evitare il trasferimento delle lavoratrici e che altri lavoratori di Villa Igea, stessa proprietà, si sono resi disponibili ad affiancare i due colleghi già selezionati per andare nel calla center di via Piave». Preoccupazioni anche per gli utenti che devono prenotare: «Non ci sono state – continua Beltrani – comunicazioni all’utenza ad eccezione di un foglio all’ingresso: se adesso gli sportelli per prenotare esami sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30, da lunedì faranno l’orario 9-17».
Lunedì mattina i sindacati saranno davanti a Villa Serena per fare volantinaggio: «prevediamo non poca confusione visto la mancata comunicazione all’utenza dei cambiamenti, e poi ci rivolgeremo direttamente in Regione».