FABRIANO – «Partiamo adesso». Vincenzo Scattolini è pronto a questa nuova sfida: contendere con la coalizione di centrodestra, il comune di Fabriano agli altri candidati. È consapevole che si tratta di una sfida ad handicap, non solo per il ritardo accumulato, ma anche per la falsa partenza del 9 marzo scorso. Quando, indicato da tutti i partiti e pronto per la presentazione ufficiale, ha visto sfilarsi in poche ore prima Fratelli d’Italia e poi la Lega Nord. Proprio quelle due forze che, insieme alla Democrazia Cristiana, lo hanno di nuovo convinto a gettarsi nell’agone politico fabrianese.
«Ci proviamo, è un tentativo. Non parto con toni trionfalistici, vediamo se i cittadini hanno attutito il muro di gomma che hanno intorno. Si farà quello che si potrà fare, sempre per il bene di Fabriano, senza promettere nulla di eclatante», dichiara Scattolini che la prossima settimana sarà ufficialmente presentato. L’ufficiale giudiziario non si nasconde dietro a un dito. «Non siamo proprio in un momento favoloso, chi meglio di me conosce la situazione considerando il lavoro che svolgo. Si cercherà di mettere una pezza almeno a livello politico. I piani e i progetti ci sono, vedremo se i fabrianesi ci consentiranno di attuarli. Non voglio elogi, ma la verità».
Ovviamente, il candidato a sindaco di Fdi-Lega-Dc non può non fare un passaggio rispetto a quanto accaduto il 9 marzo scorso. «Hanno voluto anticipare i tempi, quando io avevo chiesto determinate garanzie, ma ora è passato. Partiamo adesso».
La porta rimane aperta a Forza Italia e ad Area Sociale, ma non si nutrono molte speranze in merito.
Infatti, non sono pochi i rumor secondo i quali ci potrebbe essere un nuovo candidato che si richiama al centrodestra. E non è detto che si presenti sotto le insegne dei partiti. Quanto piuttosto, sotto i vessilli di un movimento civico.
Vincenzo Scattolini: «I piani e i progetti ci sono»
Le prime dichiarazioni ufficiali del candidato a sindaco di Fratelli d'Italia, Lega Nord e Democrazia Crstiana. Ancora movimenti nel centrodestra, non si esclude la discesa in campo di un sesto candidato, il secondo di area