JESI – “I risvolti della violenza sulle donne” è il titolo dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio (13 novembre) alla Fondazione Colocci.
Organizzato dalla Casa delle donne di Jesi, in collaborazione con l’Arci e l’Associazione Forense jesina, l’incontro ha ospitato tre uomini impegnati su questo tema. Stefano Ciccone dell’associazione Maschile plurale di Roma ha illustrato i comportamenti e gli atteggiamenti culturali alla base della violenza maschile sulle donne e il presidente del Tribunale dei minori delle Marche Vincenzo Capezza ha parlato della tutela dei minori nelle relazioni familiari.
Interessante l’intervento di Rossano Bisciglia, psicologo e psicoterapeuta del Cam di Firenze, realtà nata nel 2009 come centro di ascolto di uomini autori di violenza. Bisciglia, uno dei pochi uomini ad aver lavorato in un centro antiviolenza, ha illustrato il lavoro che viene svolto nella struttura fiorentina: «Spesso si ricorre alla violenza per ristabilire l’ordine – ha spiegato -. Si risponde con il potere e il controllo alle debolezze umane. Molti uomini esprimono le loro emozioni con la rabbia, la gestione delle proprie fragilità passa per la violenza. Parlando con i ragazzi delle scuole ci siamo chiesti cosa si deve fare se una ragazzina piange in seguito ad una interrogazione andata male. La risposta è stata che si deve starle vicino. Una replica che non vale nel caso sia un ragazzo a piangere: è più difficile per lui mostrare le sue debolezze, quindi preferirà dare un cazzotto alla porta esprimendo rabbia e violenza, anziché piangere».