ANCONA – I matrimoni civili sorpassano quelli religiosi. Nel 2016 sono stati celebrati 156 matrimoni civili, contro i 133 in chiesa. In totale sono circa 46mila gli sposi e le spose, a cui si aggiungono 3.343 divorziati, dei quali 1.260 uomini e 2.083 donne. Per le unioni civili, Ancona rispecchia la media nazionale. Questi i dati, alla fine del 2016, che fotografano la vita a due nel capoluogo. Dati messi a disposizione dalla Direzione SCALES, ovvero frutto del lavoro sinergico di Ufficio Anagrafe, Stato Civile, Statistica del Comune.
Come in passato si conferma l’alto numero di vedove, ben 7.071 (poco più di 7.200 nel 2015), a fronte di 1.305 vedovi. I celibi sono 22.792 mentre le nubili 20.513. Lo scorso anno il ragazzo più giovane che si è sposato aveva 20 anni (8 le ragazze sue coetanee), mentre sono due le diciottenni che hanno detto sì nel 2016. Nella fascia che va dai 20 ai 25 anni, alla fine del 2016 risultavano sposati 28 ragazzi contro 149 ragazze.
UNIONI CIVILI – Rispecchia la media nazionale, nell’area del centro Italia, l’andamento della costituzione delle unioni civili nel comune di Ancona. Il capoluogo ha finora visto 7 coppie “scambiarsi la promessa”, mentre ce ne sono in arrivo altre 4. Unicamente uomini quelli che hanno deciso di formalizzare il proprio legame, come successo in gran parte d’Italia, dove 228 coppie femminili hanno compiuto questo passo, contro le 714 coppie maschili.
La celebrazione nel capoluogo dorico, come in gran parte dei capoluoghi italiani, si svolge presso le sale comunali utilizzate per i matrimoni, vale a dire la sala giunta di Palazzo del Popolo o la sala al piano terra di palazzo degli Anziani. A chi invoca la riservatezza, viene messa a disposizione una stanza dell’Ufficio di Stato civile. L’Ufficiale dello Stato civile indossa, come in occasione dei matrimoni, la fascia tricolore.