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Whirlpool: illustrato ai sindacati il piano di cessione dell’area Europea degli elettrodomestici

Le perplessità delle parti sociali non mancano soprattutto riguardo alla certezza del mantenimento dei livelli occupazionali e dei siti italiani. Chiesta la convocazione di un tavolo ministeriale

Whirlpool

FABRIANO – «È necessario l’intervento del Governo e la convocazione del tavolo ministeriale affinché, nella costruzione di questo grande produttore di elettrodomestici, il made in Italy svolga un ruolo centrale e strategico, garantendo la continuità delle funzioni e degli stabilimenti italiani». Questo il commento dei sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm al termine dell’incontro con la Whirlpool per l’illustrazione dell’operazione di cessione delle attività europee svoltosi a Roma. «È stata accolta la nostra richiesta di erogare 300 euro di flexible benefit: entro marzo saranno erogati 200 euro in buoni benzina (agli operai in forma cartacea, agli impiegati tramite accreditamento su conto welfare) più ulteriori 100 euro accreditati sul conto welfare e spendibili in altra forma», fanno sapere le parti sociali.

Il Piano

La strada scelta è quella della costituzione di una nuova società di cui Whirlpool deterrà il 25% e Arçelik il 75%, è stato precisato che saranno esclusi gli elettrodomestici KitchenAid e Maytag. Whirlpool e Arçelik dovranno agire come entità separate fino al perfezionamento della operazione, che è sottoposta ad alcune condizioni, fra cui l’approvazione della antitrust e prevedibilmente si compirà nella seconda metà del 2023. È stato chiarito che i marchi continueranno ad essere utilizzati dalla nuova società: alcuni saranno di proprietà della stessa, vale a dire Indesit, Hotpoint, Bauknecht, Privileg e Ignis, mentre il marchio Whirpool sarà concesso in licenza per 40 anni; la nuova società riceverà in proprietà anche il marchio Grunding e in licenza Beko, Altus e Blomberg. Insieme alla totalità della unità produttive, saranno ceduti tutti i dipendenti, le piattaforme ed i prodotti. La nuova società conta su un fatturato 2022 di sei miliardi, conterà 9 fabbriche conferite da Whirpool (per le Marche: i due stabilimenti di Fabriano e Comunanza, la sede direzionale sempre a Fabriano) e 2 conferite da Arçelik, nonché 20.000 dipendenti di cui 14.000 da Whirlpool. «L’azienda dichiara che l’operazione in corso fra Whirpool e Arçelik porterà a piena continuità dei rapporti di lavoro e alla creazione di un grande produttore di elettrodomestici in Europa. La Direzione ha anche dichiarato che i duecento milioni di sinergie attesi deriveranno principalmente da maggiore efficienza sugli acquisti e dalla ottimizzazione delle piattaforme». Non mancano, comunque, le perplessità. «Tuttavia non ci sfuggono i rischi di un processo di integrazione, che per sua stessa natura rischia di produrre sovrapposizioni e sinergie. Fino al pronunciamento della Antitrust non sarà possibile la costituzione del nuovo soggetto né quindi alcun contatto con esso o alcuna discussione sul futuro piano industriale. Contatteremo il Governo per chiarire anche alle istituzioni che l’atteggiamento sindacale dipenderà dalle garanzie offerte sull’occupazione italiana e per chiedere di interessarsi alla vicenda industriale. Per questa ragione riteniamo indispensabile che la discussione sul futuro del gruppo avvenga in un tavolo istituzionale convocato dal Governo, per garantire la sicurezza e la protezione di questa importante realtà industriale. Ribadiamo che un dialogo proficuo sarà condizionato al mantenimento di tutte le realtà italiane con la piena tutela occupazionale», si conclude la nota congiunta di Fim-Fiom-Uilm.