FABRIANO – Sanzioni alla Russia per la guerra di Ucraina, ma anche contrazioni degli ordini come evidenziato in questi primi tre mesi del 2022, sarebbero alla base, secondo fonti sindacali, della decisione della Whirlpool di ricorrere agli ammortizzatori sociali per un massimo di 505 dipendenti per quel che riguarda lo stabilimento di Melano a Fabriano, dove vengono prodotti piani cottura elettrici e a gas. Previsti sei giorni di cassa integrazione, quindi stop della produzione, nel mese di marzo.
L’accordo fra la multinazionale e i sindacati
Incontro fra i rappresentanti della multinazionale americana e le Rsu di Fim-Fiom-Uilm per fare il punto della situazione sia alla luce della difficile crisi internazionale a seguito della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina da oltre 10 giorni, che per una contrazione negli ordinativi che si sta verificando da inizio anno rispetto al precedente.
La risposta della comunità internazionale, che ha portato a sanzioni nei confronti della Russia, vuol dire anche difficoltà nelle esportazioni, pure in termini di spedizioni, che si ripercuote anche sulla Whirlpool. Infatti, non sono pochi i piani cottura elettrici e a gas prodotti nello stabilimento di Melano a Fabriano destinati al mercato russo. Secondo fonti sindacali, quindi, oltre alla contrazione degli ordinativi negli ultimi tre mesi, ci sarebbero anche difficoltà legate alla spedizione di piani cottura per via della guerra in corso. Dalla Whirlpool si sono informate le parti sociali «che, a causa di una temporanea contrazione delle commesse di lavoro, la multinazionale si vede costretta a procedere a una riduzione della propria capacità produttiva con intervento della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria. Il provvedimento interesserà un massimo di 505 lavoratori (e precisamente 465 operai e 40 impiegati) che saranno sospesi dal lavoro per un periodo prevedibile di 3 settimane, nelle seguenti giornate: 18 (saranno chiamati a lavoro la linea E2 esclusivamente per il primo turno e la linea E3 per il turno centrale), 21, 25, 28, 31 marzo e primo aprile. L’Azienda si riserva la possibilità di richiamare il personale, tecnico produttivo e organizzativo e per la salvaguardia degli impianti», si conclude il verbale di accordo sottoscritto fra i rappresentanti della multinazionale americana e le Rsu di Fim-Fiom-Uilm dello stabilimento di Melano a Fabriano.