ANCONA – Dorme nel lavandino di casa e adora fare il bagno. Il suo momento preferito? L’aperitivo in centro. Sembra uno scherzo ma non lo è: lui è Willy, uno splendido gattino che è diventato negli anni la mascotte del centro.
In via degli Orefici, lo conoscono tutti. Il micetto sta sulle sue, impettito ed elegante, strizza gli occhi a quanti lo guardano. In tanti lo incrociano e gli scattano una foto. E Willy sta al gioco, muovendo la coda al ritmo di click.
Sui social, per lui, è nata persino una pagina Instagram. Il nome del profilo è ˊWilly_the_gattoˊ e si possono ritrovare cartoline e video del micio più famoso di Ancona. E chissà se Willy conosce Pascià, il gatto rosso del Monumento (clicca qui)…
Certo è che ˊWilly the gattoˊ è un micio insolito, come spiega Francesca. È lei che ha adottato il micetto nel 2013: «Ricordo bene quei momenti. Io ho uno studio dalle parti del Cargopier e una mia collega entra dicendomi che dovevo correre di sotto perché probabilmente un gatto era morto nel motore».
«Lei veniva da Jesi e si è fatta tutta la tratta, fino al Cargopier, con un gatto dentro il cofano. Lo apriamo e troviamo un batuffolo nero. L’ho immediatamente rifocillato e lavato». È qui che Francesca, che abita nella zona del centro storico, scopre che in realtà Willy è vivo, per fortuna, ed è bianco.
«Tutt’ora, lui adora fare il bagno, forse perché lo associa alla salvezza. È un gatto anomalo, non ama strusciarsi, ma gli piace l’happy hour ed ha un potenziale socializzatore incredibile, è molto espressivo». Noi di www.CentroPagina.it ci avviciniamo mentre sta riposando nella cuccia di Rivière, da Isabella Rocchetti.
Lui si alza e ci viene incontro: si ferma e strizza gli occhi, ma resta sempre a debita distanza. Si fa accarezzare, è dolce. «Ultimamente, è spesso qui da me – fa sapere Rocchetti – Forse è perché non vuole che chiuda» (Rivière chiuderà a gennaio, ndr).
«Io e mio marito, la pagina Instagram di Willy, l’abbiamo scoperta tre anni fa. Ed erano già due anni che Willy era famoso. Noi non sapevamo nulla. la sua seconda vita – per così dire – l’abbiamo scoperta per caso. D’altronde, lui faceva colazione e noi rientravamo la sera e lo trovavamo a casa». Insomma, Francesca e il marito non hanno avuto mai alcun sospetto.
Ma cosa fa Willy durante la giornata? «Fa i suoi soliti giri, non va lontano. È super controllato e ci ha permesso di fare tante conoscenze, di instaurare dei bei rapporti. Willy, nel suo piccolo, è stato un collante per il nostro quartiere. Vede – riflette Francesca – mi sono accorta che dopo il terremoto del 1972, si sono perse le memorie storiche e orali della città. Invece – prosegue Francesca – è bello tenere viva una comunità di persone e di artigiani. In piazza del Papa, c’è la voglia di fare questo, è importante che Ancona riprenda questo tipo di tradizione, che non è solo orale, ma che serve per capire la comunità di via Orefici e degli artigiani, che è fondamentale. Qui, gli artigiani lavorano bene e le relazioni di questo tipo contaminano negozianti».
«Willy nel suo piccolo – ribadisce lei – è un collante di tante realtà. Non mi sono ingelosita quando mi è stato detto che in tanti lo conoscevano. In fondo, gira per qualche ora, e ho pensato che lui avesse voglia di stare con queste persone, come io ho voglia di conoscere la città. Lo andiamo a prendere all’ora dell’aperitivo e lo facciamo rientrare a casa. Dorme spesso sul lavandino».
«Io, all’inizio, ero un po’ preoccupata. Chiesi un consiglio alla sua veterinaria. Che mi disse: ˊVuoi un gatto felice o un gatto infelice?ˊ Ho riposto ˊFeliceˊ. E lei: ˊAllora lascialo liberoˊ». Un po’ come con i figli. È così che Willy ha trovato la sua strada. Saluta Sergio Bellesi di ˊPapierˊ, ma anche Raffaella Chiucconi de ˊLa città del soleˊ. Un passaggio da Roberta Pesaresi, di ˊFantasie di cartaˊ o da Gabriele Romagnoli, di ˊHumusˊ. Poi, dritto a casa, tra foto e selfie per il gatto più influencer di piazza del Papa.