FABRIANO – Nell’ambito delle numerose progettualità della Fondazione Carifac, particolare rilievo assume il workshop #YouthEmpowered organizzato da Coca-Cola HBC Italia in collaborazione con JA Italia e, ovviamente, la Fondazione Carifac. L’iniziativa si terrà a Fabriano presso l’IIS Morea-Vivarelli oggi 8 maggio, dalle 10:30 alle 12:30. Un’opportunità per comprendere le strategie che hanno portato Coca-Cola a essere un marchio e una realtà industriale fra le più conosciute al mondo. A illustrare l’iniziativa il presidente della Fondazione, Marco Ottaviani.
Come si svolgerà la giornata?
«Durante l’incontro i manager Coca-Cola, partendo dalla propria esperienza lavorativa, illustreranno ai ragazzi quali sono le competenze necessarie per approcciarsi al mondo del lavoro. In particolare, si soffermeranno sull’importanza di acquisire una serie di competenze trasversali (soft skills), che si integrano perfettamente con le conoscenze e le competenze disciplinari per la futura attività professionale dello studente».
Dunque, un modo per rendere concreto ciò che si impara a scuola?
«Esattamente. Tali competenze comprendono a esempio la capacità di comunicare, di relazionarsi con capi, colleghi, clienti, fornitori, di vendere un servizio o un prodotto, così come organizzare un gruppo di lavoro, piuttosto che pianificare attività e risolvere problemi in modo flessibile. I manager Coca Cola, oltre a fornire indicazioni e suggerimenti utili a redigere un curriculum efficace e ad affrontare un colloquio di lavoro, parleranno di “reputation”, come costruire una buona reputazione online, e verranno fornite basi di project management e marketing, fondamentali per portare a termine ogni progetto nel rispetto di tempi, budget e obiettivi».
Sarà tutto teorico?
«No, anzi. A maggior conferma, il fatto che durante il workshop gli studenti saranno chiamati a partecipare attivamente, attraverso simulazioni pratiche, alle progettualità presentate dai manager Coca-Cola. Dunque, un modo per mettere in pratica, non solo ciò che studiano, ma anche quello che hanno ascoltato. Gli studenti, dunque, potranno essere gli attori principali».