SANTA MARIA NUOVA – Flessioni assonali, sollevamento ricordi, streching memoria e sprint neuronale. Al via oggi la settimana dedicata alla sensibilizzazione di giovani, adulti e anziani sulla conoscenza del più complicato e sconosciuto organo del nostro corpo, il cervello. Anche le Marche aderiscono alla campagna coordinata dalla “European Dana Alliance for the Brain” e dalla “Dana Alliance for Brain Initiatives”, che quest’anno si svolge da oggi, 13 marzo, fino a domenica 19 in tutto il mondo. L’iniziativa coinvolge psicologi, neuroscienziati e altri professionisti del settore della salute e, in Italia, l’evento è animato da hafricah.net, portale di divulgazione neuroscientifica e partner ufficiale della Dana Foundation, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (www.settimanadelcervello.it).
Tra le iniziative messe in campo sul territorio della provincia di Ancona quelle dell’associazione Calliope bio psico sociale, una realtà nata a Roma nel 2012, ma che opera nel territorio marchigiano, grazie ad una serie di psicologhe che si sono riunite per dare forza alle loro proposte. «Sentivamo l’esigenza di creare un contenitore per le nostre idee con l’obiettivo di fare informazione in ambito psicologico. Avevamo l’esigenza, e ancora oggi siamo mosse da questa certezza, che si doveva operare per fare prevenzione e per informare sul significato di benessere psicologico delle persone. Erano necessari interventi mirati per lavorare non solo in situazioni già estreme, patologiche, ma cogliendo per tempo, i segnali in modo da agire subito in maniera efficace e mirata. Un pò come si fa per l’alcol e per il fumo», racconta Giorgia Marziani, presidente dell’associazione di cui fanno parte anche Isabella Cipriani, Margherita Capotondo, Giulia Focante e Stefania Santarelli. Da una carenza, quindi, si è passati al lavoro sul campo. Da una parte, facendo conoscere e valorizzare la figura dello psicologo e delle altre professionalità legate a questa. «Manca in Italia una disciplina politica che organizzi in maniera programmatica e sistematica il lavoro degli psicologi, ad esempio, negli enti pubblici, dalla scuola agli ospedali o all’interno degli enti comunali, affiancando il lavoro degli assistenti sociali – dice Marziani -. Un esempio virtuoso accade a Santa Maria Nuova dove nei casi di disagio mentale, interviene anche lo psicologo per supportare e orientare le persone già nelle prime avvisaglie del problema. Non si lascia sola la famiglia, ma la si supporta in maniera consapevole verso il percorso più corretto da affrontare. Puntare sulla prevenzione significa ridurre anche i costi economici di cura verso una malattia cronica». Dall’altra parte, Calliope punta all’informazione. «Spesso si trascurano i primi segnali di un possibile disagio, come può essere la mancanza di memoria o la parziale perdita dell’orientamento, ad esempio. Segnali che, se letti correttamente, possono, invece, metterci in guardia da patologie o evidenziare situazioni temporanee di disagio, che comunque non vanno trascurate. Segnali che possono “colpire” sia i più piccoli sia i giovani, specialmente nell’età evolutiva, sia gli adulti ».
Se le parole d’ordine sono dunque conoscenza e prevenzione allora meglio muoversi presto e cominciare a lavorare con le nuove generazioni, entrando nelle scuole. Così fa Calliope, ormai da qualche anno, con gli alunni della scuola primaria “De Amicis” dell’istituto Carlo Urbani di Santa Maria Nuova. Qui con i bambini di III, IV E V si organizzano le “Olimpiadi del cervello”, sfide di gruppo per imparare giocando come siamo fatti, a partire da ciò che portiamo “in testa”.