Quest’inverno con temperature generalmente più alte rispetto alla media per molti di noi ha anticipato il problema delle allergie stagionali, che creano non pochi disagi. Scopriamo di cosa si tratta e come possiamo gestire questa piccola patologia con l’aiuto della dottoressa Giovanna Giuseppucci.
Dottoressa, cosa si intende per “allergia”?
«Un’allergia si può definire come una “risposta esagerata” del sistema immunitario che cerca di difendersi da una sostanza, detta allergene (che può essere vegetale, animale o minerale), normalmente innocua per la maggior parte degli individui. Essendo quindi coinvolto il sistema immunitario, si può affermare che l’allergia sia sempre una patologia sistemica, indipendentemente dalla parte anatomica in cui si concentrano i sintomi. L’ipersensibilità localizzata è in realtà solo la manifestazione esteriore del problema».
Come riconosciamo un’allergia stagionale?
«Nel caso specifico delle riniti e delle congiuntiviti allergiche, tipiche della stagione primaverile, i sintomi collegati al contatto con i vari allergeni sono localizzati nell’area della congiuntiva e dei seni nasali e paranasali, e sono fin troppo noti: aumentato scolo nasale, prurito nasale, starnutazione a raffica, congestione nasale, diminuita o assente percezione degli odori, prurito oculare, rossore agli occhi, edema, bruciore, lacrimazione eccessiva e intolleranza alla luce. Durante l’inverno è possibile confondere questi sintomi con quelli di un comune raffreddore, che tuttavia, a differenza della reazione allergica, è collegato a sbalzi di temperatura e malessere febbrile, e si risolve nel giro di una settimana. Se invece si trattasse di un’allergia ove non opportunamente curata i sintomi potrebbero anche accentuarsi e non passare fino al termine del periodo di fioritura».
Come possiamo limitare i sintomi?
«Oltre ai farmaci antistaminici da assumere su prescrizione medica, come al solito l’alimentazione ci può dare una mano. Sappiamo bene che il segreto per una dieta corretta ed equilibrata sia mangiare tanta frutta e verdura. Quello che non sappiamo è che per chi soffre di allergie stagionali questa non è sempre la soluzione ideale. Le sostanze di cui sono composti alcuni alimenti, infatti, possono innescare reazioni allergiche incrociate con i pollini. Non è un caso che un terzo degli allergici stagionali soffra anche di sindrome allergica orale, provando fastidiosi pruriti e bruciori alla gola soprattutto dopo aver mangiato frutta e verdura. Questo accade perché frutta e ortaggi contengono al loro interno delle proteine dalla struttura simile alle sostanze contenute nei pollini che infestano l’aria primaverile: come nel corso di un attacco allergico provocato dall’inalazione dei pollini, ingerendo questi alimenti il nostro sistema immunitario va in sovrapproduzione di istamina (sostanza prodotta dall’organismo in risposta ad un insulto allergico) e altre sostanze simili, e potrebbe avere reazioni pari a quelle conseguenti all’assunzione di pollini. I sintomi di una reazione allergica incrociata possono essere fastidiosi – formicolio e gonfiore delle labbra, prurito della bocca, bruciore della gola, fino ad arrivare alle irritazioni del naso e dei bronchi e, nelle reazioni allergiche più pericolose, si può avere anche la chiusura delle vie respiratorie. Fortunatamente non tutti i soggetti allergici sono sensibili agli alimenti contenenti le proteine simili ai pollini».
Quali sono questi alimenti “parenti” del polline?
«Per chi è allergico al polline dell’erba è consigliabile stare alla larga da banane, semi di girasole, zucchine, cetrioli, ma anche pesche, sedano, meloni, pomodori e arance. Gli allergici al polline delle betulle, invece, devono fare attenzione a diversi frutti e ortaggi, come le patate, le noci, le mele, ma anche le pere e le ciliegie. Per gli allergici alle graminacee invece fare attenzione a frumento, melone, anguria, pomodoro, kiwi, pesca, albicocca e ciliegia, prugna, mandorla, agrumi. Quelli sensibili alle composite a sedano, melone, anguria, mela, banana, zucca, camomilla, cicoria, tarassaco, castagna, prezzemolo, finocchio, olio di girasole, margarina, miele. Gli allergici alle parietarie facciano attenzione a gelso, piselli, melone, basilico, ciliegia, ortica. Infine non dimenticate che alcuni alimenti sono particolarmente ricchi d’istamina e possono quindi peggiorare l’attacco allergico: si tratta ad esempio di pesce conservato troppo a lungo o in maniera inappropriata e in particolare tonno, sgombro, sardine, acciughe e aringhe. Anche il consumo di formaggi stagionati, vino rosso, spinaci e pomodori (specie se in scatola), lievito, cibi fermentati anche vegetali (crauti) e birra può scatenare sintomi da intossicazione di istamina. Tra gli alimenti istamino-liberatori troviamo poi l’alcol, banane, cioccolato, caffè, crostacei, salmone, uova, latte, papaya, frutti di mare, fragole e pesche, spinaci, cavoli, legumi, ananas, arance, frutta secca e pomodori. Sarebbe bene quindi limitarne il consumo per il periodo incriminato, così come è necessario evitare fumo attivo e passivo, polveri, gas, acari della polvere, spray deodoranti per l’ambiente, repentini sbalzi di temperatura, ansia e stress fisici e mentali eccessivi».
Esistono rimedi naturali per le allergie stagionali?
«Se interveniamo tempestivamente, una cura a base di estratti di Ribes nero può essere di grande aiuto. Si tratta infatti di un potente antistaminico naturale, che, se assunto regolarmente per due – tre mesi prima e durante la primavera riesce a contrastare l’azione dell’istamina, limitando l’insorgenza delle reazioni allergiche. Il periodo giusto per iniziare la cura a base di Ribes nero è quindi proprio questo. Se invece siete già in preda ai sintomi da allergia stagionale non temete: il vostro farmacista o erborista di fiducia potrà consigliarvi spray nasali e colliri naturali in grado di alleviare i vostri fastidi e che potrete utilizzare tranquillamente più volte al bisogno nell’arco della giornata».
Giovanna Giuseppucci, farmacista e formulatrice, cura la produzione dei laboratori cosmetico e galenico e il settore intolleranze alimentari presso la Farmacia Giuseppucci di Fabriano, in Piazzale Matteotti 20.