Benessere

Donne in gravidanza e animali, paure e miti da sfatare

I consigli degli esperti per vivere serenamente la maternità con gli amici a quattro zampe

Il consiglio di un veterinario e il supporto di un ginecologo sono semplici accorgimentI che una donna in dolce attesa deve prendere per vivere serenamente la gravidanza senza considerare l’animale domestico un pericolo. Il corso pre-parto organizzato all’Asur di via Guerri a Jesi prevede, non a caso, un incontro con la veterinaria per approfondire, chiedere consigli e chiarire dubbi sugli aspetti più importanti della convivenza con gli animali, sia cani che gatti.

Amante degli animali e mamma di una bambina, Francesca Paolini dell’associazione AgiCultura racconta la sua esperienza: «Spesso le paure sono infondate, un esperto sia ginecologo o veterinario sapranno dare i consigli per ogni situazione. In linea generale basta stare un pochino più attente, lavandosi le mani più dopo aver toccato l’animale. Anche riguardo la famigerata toxoplasmosi, che troppo spesso porta all’allontanamento o abbandono del proprio gatto, mi hanno rassicurata tantissimo: la toxoplasmosi si trasmette soltanto attraverso le feci, quindi durante la gravidanza basta usare l’accortezza di pulire la cassettina indossando dei guanti oppure far pulire la lettiera a qualcun’altro, inoltre mi ha spiegato la veterinaria che per trasmettere la toxoplasmosi il gatto deve aver ingerito un uccellino o un topino, sfido quanti gatti domestici sono avvezzi a cacciare! Insomma la probabilità di contrarre la toxoplasmosi dal gatto di casa è veramente bassa. Io personalmente ho sempre continuato a lavorare in fattoria durante tutta la gravidanza accompagnando i bambini nella visita guidata degli animali senza alcuna paura».

Per questo è importante muoversi in anticipo. «Già prima che il bambino nasca bisogna informarsi con il proprio veterinario riguardo ai comportamenti più adatti da tenere, addirittura anche durante il corso pre-parto è previsto un incontro con il veterinario. Naturalmente bisogna conoscere  bene l’indole del proprio animale, ma anche il cane o il gatto più buoni all’inizio potrebbero soffrire di gelosia e combinare qualche dispetto, quindi i primi giorni dopo l’arrivo del bambino a casa bisogna osservare attentamente l’animale».

Portare a casa un pannolino dall’ospedale, far sentire l’odore dei vestitini, quanto è importante la conoscenza? «Secondo me l’animale deve conoscere il bambino fin da subito facendoglielo annusare, facendoli stare negli stessi ambienti, isolando l’animale si ottiene l’effetto contrario, si alimenta la sua gelosia, associa l’arrivo del bambino alla sua nuova condizione di escluso, è bene mantenere anche le abitudini che si avevano con l’animale tipo la passeggiata o la sessione di gioco, lo so non è facile soprattutto all’inizio con il neonato, ma ricordo che l’animale è un essere vivente con le sue esigenze e non può essere accantonato come un qualsiasi oggetto solo perché diventa scomodo. Il mio gatto ha mantenuto sempre le sue solite abitudini, ha dormito nel nostro letto, come sempre, anche quando la culletta di mia figlia per i primi mesi è stata in camera nostra, l’unica cosa che gli è vietata è dormire insieme a lei nella culla, quindi le sera chiudiamo la porta della cameretta, questo perché conosco il mio gatto: quando si stanca e magari si sente infastidito da mia figlia, non esiterebbe a darle un morsetto».