Benessere

Anziani in vacanza: come viaggiare in sicurezza e senza stress

Il turismo in età anziana è in crescita. Come organizzare al meglio viaggi e vacanze per persone anziane, anche con fragilità? I consigli della psicologa

anziane al mare, vacanza
(Foto di Steve Buissinne da Pixabay)

Rispetto al passato, gli anziani di oggi hanno una salute migliore, una condizione socioeconomica più vantaggiosa e una maggior indipendenza. Il turismo oggi è facilitato da una maggiore disponibilità e rapidità dei mezzi di trasporto, da una maggiore varietà di proposte turistiche, da una maggior diffusione di servizi che offrono assistenza nell’organizzazione del viaggio e durante la permanenza. Soprattutto dopo il pensionamento, sono perciò sempre più numerosi gli anziani che decidono di dedicare il proprio tempo a viaggi e vacanze.

Molti anziani inoltre non hanno potuto viaggiare da giovani per ragioni economiche o familiari e solo in questa parte della vita possono finalmente appagare questo desiderio. Viaggi a vacanze apportano numerosi benefici perché mantengono fisicamente e mentalmente attivi, permettono di instaurare e coltivare rapporti sociali, stimolano la fantasia e la creatività.

Cosa cercano gli anziani nella vacanza

Lucia Montesi
La psicoterapeuta Lucia Montesi

Cosa spinge gli anziani a viaggiare? Le persone anziane non sono un gruppo omogeneo e i motivi per cui desiderano viaggiare e andare in vacanza possono essere diversi, come accade per i più giovani: rilassarsi, stare insieme alla famiglia, conoscere nuove persone, fare esperienze di crescita personale, conoscere nuove culture, nostalgia di rivedere luoghi del passato. Come nelle altre età della vita, viaggiare può essere un modo per misurare le proprie capacità e i propri limiti, una sfida con sé stessi, o una fuga da disagi e problemi. La presenza di patologie può indirizzare verso soggiorni in centri termali o centri benessere in cui i trattamenti terapeutici sono affiancati da attività ricreative e di socializzazione.

Gli anziani che non viaggiano possono essere ostacolati da cattive condizioni di salute, da problemi familiari e difficoltà economiche. Anche la scarsa abitudine a viaggiare, la difficoltà a gestire situazioni nuove e la tipica tendenza alla rigidità dell’età anziana possono scoraggiare gli spostamenti. Molti anziani non amano allontanarsi dalla propria abitazione e dalle proprie abitudini e non sentono il desiderio di viaggiare.

In autonomia, con qualche accortezza

Quando gli anziani hanno delle piccole fragilità può essere opportuno che siano i figli ad aiutarli a organizzare al meglio la vacanza, coinvolgendoli e rendendoli più possibile partecipi nelle scelte, ma anche indirizzandoli tenendo conto di necessità mediche e di salute.

Può essere saggio evitare spostamenti troppo lunghi e complessi e negli orari più caldi, evitare destinazioni con temperature estreme. Può essere utile aiutarli a scegliere una struttura adatta alle esigenze di una persona anziana, come alberghi e pensioni che dispongono dei servizi e comfort adeguati, ambienti sicuri, personale dedicato. In questo modo, gli anziani possono godere di una vacanza mantenendo la propria autonomia ma in un contesto che offre una maggiore protezione.

In vacanza con i genitori, un’opportunità per tutta la famiglia

Viaggiare con i propri genitori in età adulta può essere una necessità, quando essi hanno bisogno di essere assistiti, ma anche una scelta fatta per il puro piacere di condividere una vacanza. Generalmente, nell’età adulta si viaggia con il partner, con gli amici o da soli e può sembrare strano avere i propri genitori come compagni di viaggio, eppure questa esperienza può essere piacevole e arricchente per tutti.

Per i genitori anziani che hanno i figli lontani può essere un’occasione di grande gioia godere della presenza di figli e nipoti in un contesto di benessere e spensieratezza e può contribuire a migliorare il loro umore. Per i figli può essere l’occasione per parlare con loro, fare cose di interesse comune, mostrare ai genitori quanto siano ancora importanti nella propria vita e quanto sia gradita la loro compagnia.

Per tutti, rappresenta un’opportunità per coltivare il legame dedicandosi reciprocamente del tempo di qualità, cosa che normalmente diventa difficile tra i numerosi impegni quotidiani o per la distanza fisica, e per costruire dei bei ricordi che dureranno per sempre.

Anziani con demenza e vacanze: risorsa o rischio?

Nel caso di persone anziane affette da demenza, occorre valutare caso per caso l’opportunità di effettuare spostamenti che possono essere destabilizzanti. Ogni variazione deve essere attentamente valutata, perché per chi è affetto da demenza la quotidianità e l’habitat personale costituiscono un fattore fondamentale di sicurezza e stabilità. Grazie a una maggiore sensibilità verso queste problematiche e all’impegno di associazioni che organizzano soggiorni adatti alle difficoltà di persone con deterioramento cognitivo, con personale adeguatamente formato, le vacanze diventano più accessibili anche per gli anziani più fragili e per i loro caregiver, che hanno particolarmente bisogno di sollievo.

Occorre tuttavia distinguere in base alla gravità della malattia. Nelle fasi più avanzate, oltre all’ostacolo rappresentato da impedimenti di tipo fisico, i cambiamenti anche minimi possono essere estremamente destabilizzanti per la persona con demenza, quindi spostarla dalla sua abitazione, portarla in luoghi non conosciuti e magari affollati, cambiare tutte le abitudini quotidiane rappresenta uno stress imponente che può aggravare la sintomatologia, a fronte di benefici scarsi o nulli.

In caso di deterioramento cognitivo lieve e moderato, viaggi e vacanze possono essere fattibili e comportare dei benefici importanti. Già il solo fatto di preparare la valigia insieme può essere un’occasione in cui allenare e mantenere le proprie autonomie e i processi cognitivi di memoria, attenzione e programmazione delle azioni, mentre parlare della destinazione può stimolare ricordi felici del passato. Passare alcuni giorni in un posto gradevole può regalare momenti di benessere, di piacere e svago sia al malato che ai familiari.

È comunque necessario adottare delle accortezze, come una pianificazione molto attenta e dettagliata, fare pause durante il viaggio, avvisare la struttura alberghiera delle condizioni del proprio caro e di necessità particolari, scegliere alloggi particolarmente sicuri e confortevoli e un ambiente familiare e accogliente, recarsi possibilmente in luoghi già conosciuti e non totalmente nuovi, organizzare un programma di attività non impegnativo che preveda pause e riposo, mantenere le routine quotidiane il più possibili uguali a quelle abituali, portare oggetti familiari rassicuranti, utilizzare i servizi di supporto presenti per alleggerire il carico del caregiver.

Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta
Consulenza, sostegno e psicoterapia online tramite videochiamata
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