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Capodanno da soli, come viverlo al meglio

A Capodanno non tutti desiderano o possono festeggiare in compagnia. Alcune riflessioni per trascorrere al meglio questa ricorrenza in solitaria

Foto: Pixabay di Pixels
Foto: Pixabay di Pixels

Feste glamour, cenoni, brindisi, musica, fuochi d’artificio, risate in compagnia: l’ultima serata dell’anno deve essere celebrata in modo grandioso, facendo qualcosa di straordinario. La pressione ad aderire al mito dei festeggiamenti di Capodanno arriva da ogni direzione: amici, conoscenti, social, tv. Difficile non ricevere da qualcuno la fatidica domanda: “E tu cosa fai a Capodanno?”.

In realtà, la domanda non riguarda solo il “che cosa”, ma anche il “dove” e “con chi”. Si dà per scontato che tutti festeggino in compagnia e che chi rimane a casa organizzi almeno una piccola cena con amici o parenti. Passare il capodanno da soli è un’opzione che stupisce la maggior parte delle persone, ancora di più se, oltre ad essere soli, si resta pure a casa: una possibilità vista come triste e avvilente, un fallimento personale da scongiurare in ogni modo e di cui vergognarsi, persino.  A Capodanno è d’obbligo partecipare a una qualche festa, stare in compagnia (non importa di chi) e divertirsi, regole che per alcuni diventano un dovere più che un piacere, perché “così fanno tutti” e per non andare incontro al giudizio negativo degli altri ed essere considerati degli “sfigati”.

Lucia Montesi
La psicoterapeuta Lucia Montesi

Per alcune persone, passare il Capodanno da sole è effettivamente triste e non è una scelta. Vorrebbero festeggiare in compagnia ma non hanno amici né familiari, non hanno ricevuto nessun invito e non hanno il coraggio di chiedere di accodarsi a gruppi già costituiti. Alcune persone lavorano, altre hanno problemi di salute, oppure hanno appena avuto un lutto. Alcune si trovano da sole all’estero, altre sono impegnate nell’assistere un familiare anziano o malato. In questi casi la solitudine può essere vissuta con avvilimento, rabbia o amarezza, soprattutto quando diventa anche la cartina da tornasole dei propri legami sociali, portando a fare un bilancio deludente delle proprie relazioni amicali e familiari. Confrontarsi con gli altri, guardare le foto perfette sui social con scene di allegria e divertimento, fa sentire ancora più diversi, esclusi e inadeguati, specialmente se si nutrivano delle aspettative su questa serata speciale.

Per altre persone, invece, la solitudine a Capodanno è una scelta consapevole e deliberata, vissuta come preferibile rispetto alle alternative più comuni. Alcuni non sono amanti delle feste, altri non apprezzano questo periodo dell’anno, altri ancora preferiscono evitare spese. Dal tranquillo divano&film al viaggio avventuroso, i modi per festeggiare da soli l’arrivo del nuovo anno non mancano. C’è chi saluta la fine dell’anno trascorso ritagliandosi uno spazio di riflessione, di bilanci e nuovi propositi, chi si prepara la cena preferita, chi va al cinema, chi si immerge nella lettura di quel libro che non ha mai avuto tempo di leggere, chi si concede un regalo desiderato, chi si rilassa con un’attività creativa, chi esce per una passeggiata nella propria città o in una città vicina, o si gode i fuochi pirotecnici da un luogo panoramico. C’è chi attende la mezzanotte per salutare il nuovo anno con un buon calice di spumante, e chi già molto prima va a dormire, considerandola una sera come tutte le altre.

Come vivere al meglio l’ultima serata dell’anno in solitudine, che sia scelta o subìta?

-Ricorda che Capodanno è solo una data su un calendario e non c’è un modo giusto di trascorrerlo: sei libero di vivere la serata nel modo che ti fa stare meglio, in linea con i tuoi desideri e ritmi.

-Non lasciarti influenzare dai commenti e dalle opinioni degli altri che ti esortano a non “sprecare” una serata speciale: solo tu sai come è meglio per te usare il tuo tempo e quale significato ha per te questa ricorrenza.

-Smetti di confrontarsi con gli altri e soprattutto con ciò che mostrano e pubblicano sui social, perché la realtà è spesso meno scintillante ed esaltante di quella che viene ostentata.

-Se sei solo non per tua scelta, sappi che ci sono molte altre persone nella stessa condizione, anche se magari non lo dicono. Anche se questo non ti rende felice, può però farti sentire meno strano e diverso.

-Se ti ferisce la constatazione di avere pochi rapporti sociali, prova a pensare in modo costruttivo cosa poter cambiare d’ora in poi nel tuo modo di porti con gli altri per avere le relazioni che desideri.

-Prova a usare questa occasione per riconnetterti con te stesso, per concederti una coccola, per ricaricare le energie, ascoltando le tue esigenze.

Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta
Consulenza, sostegno e psicoterapia online tramite videochiamata
Per appuntamento tel. 339.5428950