Benessere

Denti da latte, come curarli

Dallo spazzolino al dentifricio alla prima visita. I consigli dell'odontoiatra Elisa Freddi

 

Quando iniziare a lavare i dentini da latte e quali prodotti scegliere. Per risolvere i dubbi dei neogenitori ci siamo rivolti all’odontoiatra jesina Elisa Freddi.

«Iniziamo a parlare dei comportamenti che devono seguire sia i bambini in età inferiore ai sei anni sia i loro genitori. Per prima cosa bisognerebbe evitare, o comunque limitare, l’assunzione di bevande e cibi che contengono carboidrati semplici (zuccheri) fuori dai pasti principali. Così come l’uso di ciucciotti e di biberon che contengono zucchero prima di addormentarsi. I denti vanno puliti dal momento in cui erompono in bocca e dopo ogni pasto principale. Nei primi due anni di vita le manovre di igiene orale devono essere eseguite dai genitori, prima con una garza e poi anche con uno spazzolino con la testa molto piccola e con il manico adatto all’impugnatura del genitore che dovrà terminare la manovra di igiene. Appena la manualità del bambino lo permette è importante coinvolgerlo attivamente; inizierà a giocare con lo spazzolino e a spazzolarsi i denti con la supervisione del genitore che poi concluderà la manovra di igiene».

Quale spazzolino e dentifricio scegliere?

«A questo punto si deve dare al bambino uno spazzolino adatto alla sua impugnatura e con la testina piccola. Il bimbo apprende come lavarsi i denti anche guardando i propri genitori o magari guardando un fratello maggiore. Si può aggiungere un dentifricio fluorato la cui quantità va in base all’età. Si può usare un dentifricio fluorato con quantità di 450ppm. Dai sei anni si può aumentare la dose di fluoro di 1000ppm. A questa età si consiglia la prima visita dal dentista, perché iniziano ad erompere i molari. Da zero a sei anni un ruolo importante lo svolge il pediatra che può indirizzare il genitore dal dentista».

Le carie possono riguardare anche i dentini da latte?

«La carie è una patologia multi fattoriale a carattere infettivo sia dei denti decidui (dei bimbi) e degli adulti (compresi gli adolescenti). Quando curiamo una carie non riduciamo il rischio che altre ne possano comparire, quindi è importante attivare delle misure preventive per ridurre il rischio di nuove o peggiorare quelle già presenti. La carie si sviluppa grazie ad una complessa interazione di fattori, tipo di saliva, la dieta, tipi di batteri. A cui se ne aggiungono altri come l’igiene quotidiana e la prevenzione».

Una corretta igiene orale è sufficiente a scampare il pericolo?

«L’azione dello spazzolino puo’ non essere sufficiente a garantire una corretta detersione dei solchi: il sigillante riduce il rischio di carie perché tiene lontani cibo e placca da queste aree dei denti. La sigillatura dei solchi e delle fessure dei molari è una tecnica che permette di prevenire la carie nei bambini a rischio. È un’operazione semplice, veloce e indolore e non richiede l’anestesia. Una sigillatura ben eseguita garantisce un’efficace protezione dalle carie per anni».

Come superare la paura del dentista?

«Ci sta alla prima visita, ma se ben gestita, è possibile, evitare che il bambino si trasformi in futuro in adulto odontofobico. Sì ai controlli periodici: nel momento in cui cominciano a spuntare i primi denti, è importante fissare degli appuntamenti con il dentista. Ciò abituerà il bambino a vivere la situazione come qualcosa di normale e routinario, a prendere confidenza con lo studio dentistico e tutto ciò che lo circonda. Scegli un bravo professionista: opta per un dentista la cui formazione è adatta a gestire i pazienti più piccoli, che hanno maggiormente bisogno di essere ascoltati e rassicurati. Oggi sono molti i dentisti con una formazione, una preparazione e una sensibilità tale da aiutare e supportare a 360° i piccoli pazienti. Attenzione alla comunicazione: evitate di associare l’esperienza del dentista ad una situazione connessa a dolore, sofferenza o come una minaccia. Evitate, per esempio, di fronte ad un capriccio o una marachella del bambino, di dirgli che, per punizione verrà mandato dal dentista. Affidatevi ad un bravo odontoiatra che, grazie alla sua formazione specifica nel trattamento dei pazienti più piccoli, sia in grado di usare una modalità relazionale e psicologica accogliente e rassicurante, e che, in questo modo, possa aiutarlo a superare la seduta senza dover ricorrere all’anestesia generale».

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