Benessere

Dissociazione, una suggestiva difesa della mente. Ecco cosa è e come si manifesta

Con la dissociazione, la mente tenta di padroneggiare esperienze stressanti e traumatiche separando funzioni normalmente connesse. Parola alla psicoterapeuta Lucia Montesi

Immagine di repertorio

La dissociazione è un fenomeno psichico che permette di fronteggiare situazioni stressanti, un meccanismo di difesa che consente di disconnettersi temporaneamente da contenuti mentali  disturbanti e di adattarsi alla realtà presente. Entro certi limiti tutti possiamo sperimentare a volte momenti di dissociazione: il caso tipico è quando guidando ci rendiamo improvvisamente conto di essere arrivati in un punto senza sapere come, senza essere mentalmente presenti per una parte del percorso, o quando durante una noiosa conferenza ci accorgiamo che non stavamo più ascoltando e che la mente stava vagando altrove. Un altro esempio, potrebbe essere la persona che parla di una propria grave malattia senza alcuna emotività, come se parlasse dell’esperienza di qualcun altro.

DISSOCIAZIONE E TRAUMA

La dissociazione può  essere collegata a situazioni gravi e traumatiche, è anzi considerata una conseguenza tipica del trauma. Questo  non significa che una persona che sperimenti la dissociazione abbia necessariamente vissuto un trauma, però, laddove ci siano o ci siano stati  traumi ed eventi altamente stressanti, è frequente trovare la dissociazione. Inoltre la dissociazione può diventare essa stessa patologica, quando è così intensa e pervasiva da provocare sofferenza o compromissione delle varie aree di vita di una persona. In questo caso raggiunge l’entità di disturbo: i disturbi dissociativi spaziano dalle amnesie, alla sensazione di distacco da sé stessi e dalla realtà, fino al suggestivo fenomeno popolarmente indicato come “personalità multipla” e più precisamente categorizzato come disturbo dissociativo dell’identità. Oltre che i questi disturbi, la dissociazione può essere sintomo all’interno di altri disturbi, come il disturbo post-traumatico da stress o i disturbi di personalità.

Lucia Montesi
La psicoterapeuta Lucia Montesi

COSA SIGNIFICA DISSOCIARE

Ciò che non riesce ad essere elaborato dalla mente (cosa che tipicamente accade nelle esperienze traumatiche), viene dissociato dalla coscienza e collocato in un luogo difficilmente accessibile. A differenza del meccanismo della rimozione, in cui un singolo contenuto mentale troppo angosciante viene spostato nell’inconscio, in questo caso ciò che è intollerabile è la discrepanza tra aspetti del sé talmente in contrasto tra loro che non possono coesistere in un singolo stato di coscienza. La dissociazione tiene quindi attivamente separate esperienze contraddittorie del sé. Il disturbo che rende meglio l’idea di come funzioni questo meccanismo, portato alle estreme conseguenze, è la cosiddetta personalità multipla, in cui si alternano diverse identità nella stessa persona.

Secondo alcuni autori, la dissociazione varia secondo un continuum quantitativo, perciò si tratterebbe di uno stesso meccanismo che alcune persone usano in modo più intenso, altre meno. Per altri autori, invece, esistono diversi tipi di dissociazione con caratteristiche strutturali, cause ed effetti diversi. Si tratta di un concetto complesso e di difficile definizione, perché con lo stess  termine dissociazione si indicano un meccanismo di difesa di per sé fisiologico, un sintomo psicopatologico, un processo patogenetico, un disturbo mentale.

DISSOCIAZIONE NELLA VITA QUOTIDIANA

Come si può manifestare la dissociazione della vita quotidiana? Alcune esperienze sono molto comuni, altre meno: non ricordare alcuni eventi della propria vita, o invece ricordare certi episodi così vividamente da riviverli nel presente; essere così assorbiti da ciò che si fa da non accorgersi di tutto ciò che accade intorno; comportarsi in modo molto diverso in situazioni differenti; ritrovarsi con abiti o oggetti che non si ricorda di aver acquistato; sognare a occhi aperti in modo molto vivido; vedere sé stessi e il proprio corpo come dall’esterno; sentirsi estranei al proprio corpo o a un luogo che dovrebbe essere familiare; riuscire a ignorare e non sentire un dolore fisico presente; non riuscire a provare emozioni.

I DISTURBI DISSOCIATIVI

Nei disturbi dissociativi avviene una sconnessione tra aree che normalmente dovrebbero essere connesse: coscienza, memoria, identità, emotività, percezione, rappresentazione corporea, comportamento. Nella amnesia dissociativa, la persona non riesce a ricordare importanti informazioni autobiografiche (di solito traumi o eventi stressanti). L’amnesia può riguardare solo certe parti di un evento, un intero evento, un periodo di tempo più o meno ampio in cui è accaduto l’evento, o, più raramente, può manifestarsi con la completa perdita della memoria della propria storia personale (di solito in seguito a stress estremi). La durata dell’amnesia è anch’essa molto variabile. Può associarsi a fuga dissociativa, ovvero un viaggio intenzionale o un vagare disorientato. Nella depersonalizzazione, si sperimentano sensazioni di irrealtà e distacco verso sé stessi, come essere osservatori dei propri pensieri, sentimenti, sensazioni, o del proprio corpo. Nella derealizzazione, il senso di distacco riguarda l’ambiente: persone e oggetti vengono percepiti come irreali, o deformati; ci si sente come in un sogno, o nella nebbia, o come se ci fosse un filtro tra sé e il mondo. Nel disturbo dissociativo dell’identità, l’identità è disgregata in due o più stati di personalità distinti. Le diverse personalità possono essere manifeste o nascoste, a volte dall’esterno si può osservare l’alternanza tra loro. Atteggiamenti, preferenze e gusti possono cambiare repentinamente e poi tornare quelli di prima; si osservano improvvise discontinuità nel modo di parlare, nell’affettività, nel comportamento; corpo, emozioni e comportamenti possono essere percepiti come se non fossero i propri. Il disturbo si accompagna ad amnesia dissociativa che riguarda sia eventi di vita personale che eventi di vita quotidiana.

Il trattamento della dissociazione equivale nella maggior parte dei casi a trattamento del trauma, che prevede diverse fasi con diversi obiettivi: aiutare la persona a identificare e tollerare emozioni, sensazioni e pensieri da cui di solito cerca di fuggire; ricostruire le memorie traumatiche acquisendone un maggiore controllo; integrare le esperienze traumatiche passate nella vita presente, aiutando la persona a perseguire i suoi obiettivi di vita e a vivere il presente.

Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta
Piane di Camerata Picena (AN)
Montecosaro Scalo (MC)
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