JESI – E’ stato presentato a Jesi il progetto “Gente di Cuore” realizzato dalla collaborazione tra l’Agenzia Sanitaria Regionale, l’Avis Regionale e il Dirmt (Dipartimento regionale interaziendale di medicina trasfusionale). In occasione del primo appuntamento del 2017 della rassegna “Medicina per me”, al Palazzo dei Convegni, Maria Letizia Gianuario ha illustrato il progetto che ha visto coinvolti 55mila donatori della nostra regione. L’iniziativa ha lo scopo di diffondere le informazioni utili per mantenere uno stile di vita corretto: in quest’ottica il donatore diventa “moltiplicatore” di salute. Questo giova ai donatori in primis ma anche a tutta la collettività poiché lo scopo dell’iniziativa è proprio quello di «indurre il donatore ad acquisire stili di vita salutari e invitare a riflettere sulla propria salute». Due le linee di intervento: questionari specifici ai donatori e la redazione da parte del medico trasfusionista di un profilo di salute del donatore, mediante l’uso di carte di rischio cardiovascolare. Le 16 Avis della Regione hanno già avviato il percorso a Macerata lo scorso novembre, l’obiettivo è quello di arrivare nel 2020 al coinvolgimento di altre Avis comunali della regione.
Con il presidente dell’Avis di Jesi, Bruno Dottori, abbiamo parlato dalle regole più semplici per una corretta alimentazione: «In generale è consigliata una dieta varia, più che mediterranea direi marchigiana. La colazione può essere fatta con tè o caffè, fette biscottate o biscotti secchi, sarebbe meglio evitare i latticini. Dopo la donazione l’Asur offre una colazione ricca per sopperire al prelievo». Come si comporta il donatore il giorno prima della donazione? «E’ consigliabile bere liquidi, non alcolici, fare pasti regolari. L’idratazione è importante anche dopo la donazione come anche il riposo, si dovrebbero evitare lunghi viaggi in macchina o sforzi eccessivi come un’intensa attività fisica in palestra». Regimi alimentari specifici: chi non mangia la carne può donare il sangue? «Si, purché segua una dieta bilanciata in grado di sopperire alle necessità di ferro».
Gli aspiranti donatori possono recarsi alla sede Avis più vicina (a Jesi è in via dell’Asilo, dietro le poste centrali) oppure recarsi al Centro Trasfusionale dell’ospedale della propria città.