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Ghosting, sparire senza spiegazioni

Troncare un rapporto di amore, di amicizia oppure di lavoro sparendo senza lasciare traccia e senza dare motivazioni. È un fenomeno sempre più diffuso, sempre esistito ma ultimamente è reso ancora più evidente dalla comunicazione via internet. L'approfondimento con la psicoterapeuta Lucia Montesi

Lucia Montesi
Lucia Montesi

“Ghosting” significa diventare un fantasma: sparire all’improvviso, senza lasciare traccia. Chi fa ghosting, di punto in bianco, senza aver dato avvisaglie di malcontento o insoddisfazione, e senza dare alcuna spiegazione, interrompe ogni rapporto con la  “vittima” e non risponde più a chiamate, mail, messaggi, o anzi blocca attivamente ogni possibilità di contatto.

Accade nelle relazioni sentimentali, non solo nelle frequentazioni appena avviate e subito bruscamente interrotte, ma anche in rapporti ormai consolidati e di lunga data. E non riguarda solo l’ambito affettivo e di coppia ma anche i rapporti di amicizia e di lavoro. Il fenomeno è sempre esistito ma ultimamente è reso ancora più evidente dalla comunicazione via internet. Così come è facile intrecciare rapporti virtuali anche in assenza di un contatto diretto con l’altra persona, spesso anche a un livello di profondità e coinvolgimento emotivo notevole, altrettanto facile è troncare il rapporto negandosi, senza assumersi la responsabilità di un confronto diretto.

Nei social si può dare un’immagine di sé anche molto lontana da quella reale, si possono imbastire rapporti sentimentali o amicali mostrando all’altro aspetti di sé che possono non corrispondere alla realtà, e quando la situazione sfugge di mano, o diventa troppo coinvolgente, o rischia di portare a un conflitto, una facile scappatoia è disconnettersi, bloccare e sparire.

Ma anche nelle relazioni vis-a-vis, accade che le persone recitino una parte, cerchino di mostrarsi diverse da come sono, facciano promesse che poi non possono mantenere e allora al momento della resa dei conti, quando non possono più rispondere alle aspettative che hanno creato, scappano. O ancora, tollerano solo un certo grado di coinvolgimento emotivo e di intimità della relazione, e quando l’intensità del legame aumenta o richiede una maggior responsabilità, si spaventano e troncano il rapporto.

La persona che tende a sparire dalle relazioni ha probabilmente uno stile di attaccamento disfunzionale di tipo evitante, maturato nella relazione con le figure significative che si sono prese cura di lei. Può aver appreso questa modalità da una figura familiare che a sua volta affrontava difficoltà e conflitti sottraendosi e negandosi o che faceva promesse che poi non manteneva. La persona impara che, di fronte a situazioni scomode che creano disagio, può sottrarsi allo scontro, o alla rabbia o altre reazioni ed emozioni sgradevoli dell’altro, chiudendosi nel silenzio e allontanandosi. In questo modo si illude di non dire un “no” all’altro, di non deluderlo o ferirlo, non esponendosi chiaramente e non vedendo le conseguenze del suo comportamento, per poi magari ricomparire tempo dopo come niente fosse, senza nessuna considerazione per gli effetti anche drammatici che la sua sparizione può aver avuto sull’altro. Pur provando sentimenti come paura e senso di colpa, reagisce comportandosi come se l’altro non esistesse e annullando la relazione come se non fosse mai esistita.

Il ghosting può essere estremamente doloroso per chi lo subisce, fino ad essere traumatico, perché lascia di fronte all’esperienza dell’abbandono senza avere una spiegazione né una possibilità di chiarimento e questo ne rende più difficile l’elaborazione. Non di rado il ghosting è attuato senza alcun segnale premonitore, tipicamente si verifica dopo un’iniziale periodo di frequentazione in cui la persona sembra soddisfatta e intenzionata a proseguire il rapporto, per poi interrompere bruscamente, senza aver segnalato malumori, disaccordi. È un’esperienza che colpisce violentemente l’autostima e induce a interrogarsi su possibili propri errori, con una difficoltà ad accettare la fine maggiore rispetto a una normale conclusione del rapporto, preceduta da segnali di malessere e da un confronto adulto e responsabile.

Come reagire al ghosting? Cercare a tutti i costi una risposta dall’altro espone solo a continue, dolorose frustrazioni. Anche colpevolizzarsi, pensare che forse ci si sarebbe dovuti comportare in modo diverso non ha senso (a meno che la relazione non fosse disfunzionale per il contributo di entrambi), perché probabilmente la “fuga” sarebbe avvenuta ugualmente, prima o poi.

Il processo che porta all’accettazione è lungo ed emotivamente faticoso, passa attraverso la rabbia e la malinconia come qualsiasi processo di lutto, aggravato dalla frattura traumatica e senza spiegazione. Nel caso di un eventuale ritorno, è importante non illudersi, è probabile che lo farà di nuovo, ogni volta che il legame diventerà più stretto e coinvolgente, e pertanto minaccioso.

Dott.ssa Lucia Montesi
Psicologa Psicoterapeuta
Piane di Camerata Picena (AN)
Montecosaro Scalo (MC)
Tel. 339.5428950

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