Oggi, sabato 1 dicembre è la Giornata Mondiale 2018 per la lotta contro l’AIDS, ricorrenza annuale nata per risvegliare la coscienza sull’epidemia planetaria dovuta all’Hiv e ad oggi volta a catalizzare l’attenzione per diffondere il più possibile l’informazione e far riflettere su origini e conseguenze della malattia causata dal virus.
In Italia, purtroppo, il bilancio non è dei più incoraggianti a causa della scarsa prevenzione: circa il 40% dei casi di infezione da HIV, infatti, viene diagnosticato in ritardo, anche svariati anni dopo il contagio, fattore che eleva all’ennesima potenza il rischio di nuove trasmissioni del virus. Mantenendo attiva la circolazione dell’infezione tra la popolazione, infatti, si può andare incontro a contaminazioni a piramide, paura non smentita dai dati, che contano circa 4mila nuovi diagnosticati ogni anno, numero che di anno in anno non dà cenni di diminuzione.
Questo l’appello di Andrea Gorgi, Direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive del Policlinico di Milano: «Se tutte le persone che non sono consapevoli di avere contratto l’Hiv facessero il test e si curassero, in due anni si avrebbe la riduzione dell’80% delle nuove infezioni. Un risultato incredibile, sono numeri che si potrebbero paragonare ai risultati di un rimedio vaccinale. Si deve agire a livello di coscienza sociale, vincendo questa battaglia con l’informazione e la prevenzione, impedendo che il serbatoio delle persone infette aumenti. Due sono gli strumenti indispensabili: proteggersi con il preservativo e fare il test, acquistabile in farmacia e che si può fare nella più totale riservatezza”.
Fortunatamente ad oggi grazie ai progressi della scienza: «L’emergenza è cambiata – come ha affermato Federico Torzo, segretario nazionale di Anlaids -. Trant’anni fa le opzioni terapeutiche erano poche e molto costose e quindi l’obiettivo principale era quello di salvare la vita dei malati. Oggi ci sono cure efficaci ed accessibili che riescono a cronicizzare la malattia, consentendo quindi ai malati una qualità di vita migliore, ma bisogna ancora bloccarne la diffusione. L’informazione e la prevenzione sono fondamentali per ostacolarla: proteggetevi e fate il test».
E su tutto il territorio nazionale durante questa giornata saranno tantissimi gli eventi volti ad educare ed informare la popolazione sull’AIDS al fine di prevenirlo: il programma di quest’anno prevede progetti formativi, in numerose città d’Italia il test HIV accessibile gratuitamente e campagne di sensibilizzazione nelle scuole, nelle quali si parlerà di lotta all’AIDS e della corretta educazione sessuale, nella speranza di riuscire a ribaltare gli esiti dei questionari proposti negli ultimi anni da Anlaids, acronimo di Associazione Nazionale per la Lotta contro l’Aids, nelle scuole superiori, che hanno disegnato un quadro di giovani non abbastanza informati.
A Roma per l’occasione il Ministro della Salute e la Sindaca hanno illuminato di rosso, il colore simbolo della lotta all’AIDS, la Piramide Cestia; a Genova Anlaids ha indetto per oggi l’avvio delle iscrizioni al concorso rivolto agli studenti delle scuole superiori di I e II grado dal titolo “Being Positive, prevenire l’HIV”, che prevede, per gli aderenti, la stesura di un elaborato sull’argomento tra i quali si selezionerà il migliore.
Anlaids, ONLUS dal 1998, la prima associazione italiana nata per fermare la diffusione del virus HIV fondata nel 1985 da un gruppo di ricercatori, medici, giornalisti, attivisti e membri della società civile, è scesa in campo per informare e sensibilizzare il maggior numero di persone possibili e lo ha fatto con una campagna ideata dal Premio Pirella Comunicatore 2018 Paolo Iabichino:
Il claim di questa campagna è #TI RIGUARDA, un chiaro invito a tutti, nessuno escluso. Sì perché l’errore più comune è quello di vederla come un’ipotesi remota, a noi estranea, come un rischio lontano, una malattia che non potrà mai toccare proprio a noi. Niente di più sbagliato: l’infezione da Hiv riguarda tutti, senza eccezioni. Come recita lo sponsor: “Drogati, checche, froci, prostitute, transessuali, lesbiche, omosessuali, bisessuali, polisessuali, eterosessuali. Mamme e papà. Figlie, figli…TU. #Tiriguarda”; un messaggio con lo scopo di contrastare l’atteggiamento diffuso di sufficienza e disinteresse con cui il tema dell’infezione viene trattato, soprattutto dai giovani.
La Campagna, patrocinata dal Comune di Milano, prevede affissioni in 14 città italiane a partire dal 27 novembre, interpretata da personaggi che rappresentano l’eccellenza nel campo della musica, dello spettacolo e dell’universo digitale come Tiziano Ferro, Fabio Volo, Giorgio Panariello, Maria Pia Calzone, Rudy Zerbi, i The Jackal, Giulia Valentina e Paola Turani.
Anche Durex, la nota marca di preservativi e sex toys, sempre in prima linea quando si tratta di cause benefiche ed impegnata tutto l’anno, oltre le luci delle ricorrenze, in campagne di raccolte fondi per nobili iniziative, conferma la sua posizione ed il suo ruolo educativo con la sua nuova campagna istituzionale all’insegna del motto #HaveSexSaveLives, per veicolare il potente messaggio “fare sesso e salvare vite umane”.
La campagna italiana, dal carattere istituzionale, è diffusa da tv e radio con uno spot che punta i riflettori sul pericolo di fare sesso non protetto accostandolo ad altri comportamenti rischiosi quali l’abuso di fumo, di alcool e le violazioni al codice della strada; un’iniziativa forte soprattutto perché promossa da un brand affermato, in grado di permeare le menti sul tema, promuovendo la cultura del sesso sicuro, causa promossa dall’Azienda anche attraverso la messa in commercio di una confezione speciale di preservativi.