“Ridurre il rischio di sviluppare un cancro è possibile”: questo è il positivo messaggio del Codice Europeo contro il cancro, recentemente pubblicato dalla prestigiosa Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro dell’Oms-Organizzazione mondiale della sanità.
Proprio la prevenzione dei tumori e soprattutto gli screening oncologici sono stati il focus del discorso della dottoressa Francesca Pasqualini, responsabile degli screening oncologici per l’Area Vasta 2 della Asur Marche, all’evento di sabato 6 ottobre scorso dal titolo “Prevenire i tumori attraverso gli screening oncologici gratuiti”. Il corso si è tenuto in una location di eccezione, nell’aula magna dell’Aeronautica Militare di Loreto. Lo scopo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione oncologica. I lavori sono stati introdotti dalla dottoressa Nadia Storti, Direttore Sanitario Asur Marche e responsabile scientifico della giornata, e hanno visto la partecipazione di Fabrizio Volpini, presidente della Commissione Sanità della Regione Marche, dell’assessore alla Cultura della Regione Moreno Pieroni e dell’arcivescovo di Loreto, monsignor Fabio Dal Cin.
«Si stima che il 30% dei tumori in Europa potrebbe essere evitato se ognuno di noi seguisse i comportamenti suggeriti dal codice europeo contro il cancro.», ha affermato la Dott.ssa. Pasqualini. Ma quali sono queste regole?
«Non fumare ed evitare di consumare ogni forma di tabacco. Rendere gli ambienti che frequentiamo liberi dal fumo. Mantenere un peso corretto e sano. Svolgere attività fisica giornaliera, limitando il più possibile la sedentarietà. Seguire una dieta sana, ricca di cereali integrali, frutta e verdura, controllando gli eccessi calorici e diminuendo il più possibile il consumo di zuccheri, bevande zuccherate, carni rosse, carni conservate e sale. Limitare il consumo di alcolici. Evitare l’esposizione solare senza un’adeguata protezione. Evitare l’esposizione ad agenti cancerogeni conosciuti e a concentrazioni elevate di radon. Per le donne, quando possibile, è importante allattare al seno i propri bambini. Far vaccinare i propri figli contro l’epatite B e contro il papilloma virus (HPV). Ultimo punto, ma non per importanza, partecipare ai tre programmi di screening oncologici di provata efficacia: quello per la prevenzione del cancro del colon retto, rivolto agli uomini e alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, quello per la prevenzione del cancro mammario, rivolto alle donne tra i 50 e i 69 anni, e quello per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina, rivolto alle donne tra i 25 e i 64 anni.».
Ai soggetti appartenenti a queste fasce di età, che costituiscono la popolazione target, vengono recapitati a domicilio gli inviti a partecipare ai test. Nella lettera si trovano tutte le indicazioni utili: sede, orario e numero telefonico per chiedere ulteriori informazioni.
«Il programma organizzato di screening contro il cancro è un intervento di sanità pubblica di comprovata efficacia: si tratta di una serie di esami sistematici che si pone come obiettivo quello di ridurre la mortalità causata da malattie tumorali purtroppo ancora frequenti nella popolazione.», ha sottolineato la dottoressa Pasqualini.
«I programmi di screening oncologici organizzati – ha aggiunto – sono un formidabile strumento di prevenzione. Sono interventi di provata efficacia, codificati e controllati, che agiscono su una popolazione asintomatica, garantendo sempre agli utenti la totale equità e percorsi di alta qualità. Inoltre sono completamente gratuiti in tutte le fasi del percorso».
La Segreteria Unica degli Screening Oncologici risponde al Numero Verde gratuito 800 267 267, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 ed è a disposizione di tutti i cittadini che abbiano necessità di informazioni o chiarimenti.