Benessere

Genitori narcisisti, le conseguenze sui figli

I figli di genitori con disturbo narcisistico di personalità corrono il rischio di sviluppare sofferenza psicologica e patologia mentale

Si parla frequentemente di narcisismo riferendolo alle relazioni di coppia, in cui un partner narcisista instaura con l’altro un rapporto basato sulla manipolazione e la mancanza di empatia. Si parla meno del genitore narcisista, figura altrettanto problematica e ancora più dannosa, dato che le conseguenze del disturbo narcisistico si riversano questa volta su bambini e ragazzi con l’elevato rischio che sviluppino sofferenza psicologica e franca patologia psichiatrica, dopo una vita intera vissuta accanto a una persona con un disturbo mentale grave.

Lucia Montesi
La psicoterapeuta Lucia Montesi

Chi sono i genitori narcisisti e come si riconoscono? Innanzitutto, il disturbo narcisistico è un disturbo di personalità caratterizzato da grandiosità e bisogno di ammirazione, manipolazione dell’altro, mancanza di empatia. I genitori narcisisti pongono spesso ai figli ricatti affettivi e li fanno sentire in colpa per manipolarli, svalutano le emozioni negative dei figli e non accettano la vulnerabilità, trasmettono ai figli un’elevata ansia da prestazione, accumulano frustrazione e risentimento se non ottengono ciò che vogliono, in quanto vedono i figli come una fonte di conferma e convalida di sé e non come soggetti autonomi.

I propri bisogni e interessi vengono sistematicamente prima di quelli dei figli. I genitori narcisisti possono essere sia opprimenti che disinteressati affettivamente, ma hanno comunque bisogno di avere il controllo sui figli e spesso mantengono una forte influenza su di loro facendoli sentire sempre inadeguati. Creano rivalità tra i figli mettendoli in competizione, usano il silenzio e l’indifferenza come punizione.

Quali sono le principali conseguenze a cui vanno incontro i figli di genitori narcisisti?

– I figli dei narcisisti possono essere idolatrati, iperprotetti e messi su un piedistallo dai genitori, ma allo stesso modo vengono anche svalutati e criticati ferocemente se non corrispondono agli standard e ai risultati che i genitori desiderano da loro. Possono così sviluppare un falso sé, sacrificando la propria autenticità, per raggiungere ciò che i genitori si aspettano e compiacerli. Imparano che il proprio valore dipende da quanto fanno e non da ciò che sono e l’amore che ricevono è condizionato a quanto ottengono e producono.

I genitori provano anche ad ottenere attraverso i figli i risultati che avevano prefissato per sé, vivendo quindi i figli come un prolungamento di sé stessi, come un trofeo, come un riscatto, in definitiva come un oggetto. Se il figlio riflette l’immagine idealizzata del genitore viene lodato, se invece mostra parti di sé “negative” viene rifiutato e mortificato, in quanto il genitore narcisista non tollera in primis le proprie parti negative. I bambini che strutturano un falso sé possono essere estremamente buoni e non disturbare mai i genitori ma hanno dentro di sé una grande sofferenza.

– I bisogni dei figli non sono considerati, perché il genitore narcisista è concentrato solo sui propri bisogni. Come conseguenza, i figli tendono a non dare importanza ai propri bisogni e a subordinarli a quelli degli altri, anzi, non riescono neanche a percepire sé stessi, i propri desideri e i propri obiettivi, non si percepiscono come persone con una vita autonoma ma come un riflesso dei genitori, a cui peraltro sentono di dover essere grati per quanto hanno ricevuto materialmente e che possono tendere a giustificare, non potendo riconoscere ed esprimere la propria rabbia. Come effetto della manipolazione genitoriale, i figli si sentono responsabili del benessere emotivo dei genitori e possono prendersi cura delle loro ferite emotive, pur di ricevere un po’ di affetto e attenzione.

Le emozioni e i sentimenti dei figli non vengono riconosciuti e validati dai genitori narcisisti, che non sono capaci di provare empatia e di immedesimarsi in ciò che possono provare i bambini e che si rapportano ai figli come fossero già adulti, ostacolando lo sviluppo di una sana capacità di autoregolazione emotiva. I figli non hanno spazio per esprimere le loro opinioni e i loro pensieri e sentimenti, perché ciò che manifestano viene ignorato o minimizzato dai genitori, o fatto percepire come fonte di vergogna, come nel caso del pianto, che destabilizza il genitore narcisista. Tutte le qualità, i talenti e aspirazioni che non si adeguano all’immagine idealizzata del genitore vengono ignorate o represse. Imparano anche ad utilizzare la difesa della dissociazione per non sentire la rabbia e il rancore e per salvare un’immagine positiva del genitore, da cui dipendono e di cui hanno bisogno. La dissociazione come meccanismo di difesa si sviluppa frequentemente nelle situazioni traumatiche e rende poi difficile alla persona accedere alle proprie emozioni.

– I figli possono sviluppare ansia, depressione, senso di vuoto e problemi interpersonali.  Non hanno autostima perché i loro sforzi vengono costantemente sabotati e sminuiti dai genitori e per quanto si impegnino, non sono mai all’altezza delle attese dei genitori ipercritici. Imparano a temere il giudizio degli altri, a cercare di compiacere e a sentirsi in colpa. Non riescono ad essere assertivi e farsi rispettare perché se lo fanno si sentono egoisti, temono di non soddisfare le aspettative degli altri e hanno un costante bisogno di approvazione. Tendono a sviluppare un  modello disfunzionale di amore e affetto: non avendo ricevuto amore incondizionato, tendono a replicare nelle relazioni  gli stessi schemi che hanno caratterizzato il rapporto coi genitori, non riuscendo a stabilire legami sani.

– I figli di genitori possono sviluppare a loro volta dei disturbi di personalità. Alcuni possono sviluppare una personalità dipendente, caratterizzata da insicurezza, bassa autostima, paura dell’abbandono, dipendenza dai rapporti affettivi o al contrario evitamento e disinteresse. Altri possono sviluppare una personalità borderline, caratterizzata da marcata instabilità emotiva, elevata rabbia, impulsività e difficoltà a regolare le emozioni, tendenza a idealizzare e poi svalutare gli altri, paura dell’abbandono. A volte i figli sviluppano come il genitore una personalità narcisista, oppure istrionica o paranoide, caratterizzate da diffidenza e manipolazione degli altri.

Nel prossimo articolo approfondiremo come i figli adulti di genitori narcisisti possono gestire nel modo più sano possibile il rapporto con i genitori e superare gli effetti negativi del legame disfunzionale vissuto per lungo tempo in famiglia.

Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta
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