Benessere

Psoriasi, consulenze e visite gratuite

Sono oltre 4mila le persone ad Ancona e provincia affette da questa patologia. In occasione della Giornata Mondiale, sabato 28, sarà possibile incontrare medici e specialisti nella Clinica Dermatologica Ospedale Umberto I - Torrette di Ancona dalle ore 9 alle 13

ANCONA – Sono oltre 4.000 le persone ad Ancona e provincia affette da psoriasi, che in un terzo dei casi evolve e diventa di grado severo. Chi ne è affetto, però, spesso non ne conosce i sintomi e non si reca tempestivamente dallo specialista, con conseguente ritardo nella diagnosi e nell’inizio del percorso terapeutico che potrebbe rallentare l’evoluzione della malattia. In occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi, il 28 ottobre, sarà possibile usufruire di consulenze e visite gratuite nella Clinica Dermatologica Ospedale Umberto I – Torrette di Ancona dalle ore 9 alle 13. Scopo dell’evento: crescere la consapevolezza sulla psoriasi e destare l’attenzione pubblica sugli effetti devastanti della patologia e sulle gravi difficoltà che può causare. La psoriasi non è un problema legato alla bellezza ma una patologia debilitante, sia fisicamente che psicologicamente, che merita più attenzione.

«ll malato di psoriasi spesso si fa prendere dallo sconforto diventando più vulnerabile emotivamente e più soggetto ad ansia, depressione e stress perché non riesce a vedere alcuna via d’uscita – afferma Annamaria Offidani, direttore della Clinica Dermatologica Ospedale Umberto I – Torrette di Ancona – Per cui, come dimostrano anche i dati, si reca sempre meno dallo specialista, aggravando come noto la patologia e precludendosi la possibilità di venire a conoscenza delle nuove terapie. Per questo il supporto psicologico ha un ruolo fondamentale nella cura del paziente, perché serve a far sì che questi non si arrenda. Bisogna fornirgli, infatti, delle strategie idonee che lo portino a rafforzare la sua autostima e quindi a non abbandonare le terapie. Per cui il nostro messaggio ai pazienti è questo: aiutateci a curarvi al meglio.

Oggi abbiamo a disposizione farmaci che inducono in una significativa quota di pazienti ad una totale regressione della malattia, migliorando moltissimo la qualità di vita nelle forme gravi di psoriasi. In tal modo i pazienti riprendono le redini della loro vita senza dover rinunciare ad una normale vita sociale e sportiva. Ma soprattutto, nel momento della diagnosi non fatevi prendere dal panico: fatevi visitare perché quando si “intercetta” la malattia allo stadio iniziale è più facile tenerla sotto controllo impedendole di evolversi e di coinvolgere gli altri organi».

«Oggi – afferma Mara Maccarone, presidente di Adipso – 8 pazienti su 10 sono delusi dalle cure e quasi 9 su 10 le abbandonano, cadendo in depressione nell’ 80% dei casi. Sono dati certificati da interviste svolte durante la giornata mondiale dello scorso anno a più di 5000 pazienti. Un’ulteriore conferma viene dal costante calo di presenze nei centri italiani: in pochi anni siamo scesi da 12mila a 6mila. Per questo è fondamentale creare una inversione di tendenza facendo tanta informazione: vogliamo colmare il grave gap di comunicazione e informazione tra chi soffre e chi può offrire le cure necessarie, per cui bisogna spronare i malati a recarsi nei centri di riferimento presenti sul territorio. Questa “rete” infatti offre tutti i mezzi per curarsi a patto di non abbandonare i percorsi terapeutici che possono essere rimodulati sul paziente fino a trovare le cure più efficaci”.

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