Leggere le etichette dei prodotti sugli scaffali del supermercato è importantissimo, perché ci permette di capire con precisione cosa stiamo portando a tavola, cosa stiamo mangiando noi e la nostra famiglia.
Ma è sempre facile capirle?
Ne abbiamo parlato con il biologo nutrizionista Gabriele Bordoni.
«Leggere le etichette è molto importante e se vogliamo anche divertente. Il rischio è quello di credere di effettuare un buon acquisto che in realtà tale non è. Nel momento dell’acquisto infatti il consumatore è solitamente la parte “debole” nei confronti dei colossi alimentari e delle loro seducenti pubblicità. «Questo lo pubblicizzano in televisione e dicono faccia bene anche ai bambini», potrebbe essere il pensiero dell’acquirente. Sarà vero? Avere una risposta è semplice: ignoriamo i claim nutrizionali scritti a caratteri cubitali sulla parte anteriore della confezione e andiamo direttamente al lato B alla voce elenco degli ingredienti».
Con il termine “ingredienti” si intende qualsiasi sostanza, additivi compresi, utilizzata nella preparazione del prodotto che abbiamo in mano.
«Tutti gli ingredienti sono indicati sull’etichetta in ordine decrescente di quantità – spiega Bordoni – In altre parole quello maggiormente contenuto sarà il primo della lista e così via. Ecco che se il prodotto ad esempio è una nuova marmellata e lo zucchero è la prima voce degli ingredienti sappiamo in automatico che quello non è un buon prodotto. Rifacendosi all’illuminante libro “In difesa del cibo” di Michael Pollan cito i suoi consigli: se tra gli ingredienti trovate sciroppo di glucosio e fruttosio, non comprate.
Se tra gli ingredienti trovate voci impronunciabili, non comprate. Se c’è scritto che è stato aggiunto qualcosa che fa bene alla salute, non comprate. Forse le prime volte fare la spesa richiederà più tempo ma poi, una volta individuati i prodotti giusti tutto sarà più semplice e consapevole».