Difficile non fermarsi a guardarlo, quando compare in tutta la sua maestosità: l’arcobaleno è il fenomeno naturale che più affascina adulti e bambini e che suscita meraviglia e stupore. Anche se oggi abbiamo una spiegazione scientifica del fenomeno, questo grandioso arco colorato continua ad avere un alone magico e suggestivo e a lasciarci per qualche istante a bocca aperta.
L’arcobaleno è il risultato della rifrazione dei raggi solari sulle goccioline d’acqua che rimangono sospese nell’atmosfera e si verifica soprattutto dopo un temporale, quando la quantità di gocce è particolarmente elevata. Non esiste un solo arcobaleno, ma ve ne sono tanti quanti sono gli osservatori, poiché si tratta di una condizione percettiva la cui posizione e intensità dipendono da dove si trova l’osservatore rispetto al punto di rifrazione. Per questo, se volessimo raggiungere il punto di origine o quello finale di un arcobaleno avvicinandoci, non ci riusciremmo, perché mutando la nostra posizione, il fenomeno scomparirebbe. L’arcobaleno è composto da 7 colori: rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco (che però recentemente gli studiosi mettono in dubbio) e violetto. I colori non hanno uno stacco netto tra loro ma sfumano uno nell’altro.
Per le sue caratteristiche, l’arcobaleno da sempre suscita la curiosità e l’interesse degli esseri umani e nel corso delle epoche e nelle diverse culture ha assunto numerosi significati simbolici, quasi esclusivamente positivi:
–Ponte tra due mondi: tra cielo e terra, tra realtà naturale e spirituale, tra visibile e invisibile. In moltissime culture l’arcobaleno è interpretato come un ponte, un passaggio tra due condizioni. Per citarne solo alcune, per i Greci era la personificazione della dea Iride, messaggera degli dei presso i mortali; per i Cinesi si trattava di un drago con due teste che metteva in comunicazione terra e cielo; per gli indiani Navajo era invece un serpente da cavalcare per essere iniziati al mondo spirituale. Arcobaleno come un simbolo di cambiamento e di consapevolezza interiore, quindi, e di accesso a una nuova dimensione. La leggenda del ponte dell’arcobaleno (nata tra i Navajo) dice che gli animali che abbiamo amato e che ci sono stati particolarmente vicini, quando muoiono vanno in paradiso attraverso l’arcobaleno e trovano un luogo magnifico in cui correre e giocare felici, dove attendono il momento di ricongiungersi con i propri amati umani.
–Simbolo di pace e accordo. Questo significato deriva dalla Bibbia, in quanto l’arcobaleno compare dopo il diluvio universale insieme alla promessa, da parte di Dio, di non inondare più la terra. L’arcobaleno rappresenta quindi un patto di alleanza di Dio con la natura e con l’uomo e per estensione un patto di pace tra tutti gli uomini. Per questo le bandiere che inneggiano alla pace sono costituite da un arcobaleno. Anche il fatto che i colori dell’arcobaleno si fondano gli uni con gli altri in armonia, rimanda al concetto di pace e di serena convivenza tra gli uomini.
–Simbolo di fertilità e prosperità, di femminilità e generatività. Poiché il mezzo arco ricorda il ventre femminile in gravidanza, l’arcobaleno è associato al concetto di nuova vita e di qualcosa che deve nascere. Vengono definiti “bambini arcobaleno” quei bambini che nascono dopo un lutto perinatale, perché portano nuova gioia in famiglia dopo l’esperienza dolorosa della perdita di un figlio.
–Simbolo dell’armoniosa convivenza delle differenze. I diversi colori che coesistono in armonia rappresentano la felice unione di elementi differenti. Per questo motivo l’arcobaleno è presente nella bandiera simbolo del movimento LGBTQIA+(persone Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Queer, Intersessuali, Asessuali e tutto il ventaglio di sottoinsiemi), che si differenzia dalla bandiera della pace per un colore in meno e per la disposizione speculare dei colori. I sei colori rappresentano sei aspetti dell’esistenza: vita (il rosso), salute (l’arancio), luce (il giallo), natura (il verde), serenità (il blu), spirito (il viola).
Si usa anche il termine “famiglia arcobaleno” per indicare un nucleo familiare con genitori omosessuali, ad oggi oggetto di numerosi pregiudizi. A questo proposito, secondo l’American Psychological Association l’orientamento sessuale del genitore non ha nessuna relazione con la sua capacità di essere un buon genitore. Le ricerche indicano infatti che genitori gay e lesbiche hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai figli un ambiente di crescita favorevole, e i loro figli hanno le stesse probabilità di crescere bene che hanno i figli di eterosessuali.
L’arcobaleno in questo caso simboleggia le diverse forme di sessualità possibili e la libertà di amare chi si vuole indipendentemente dal genere di appartenenza.
–Simbolo di speranza. L’arcobaleno rappresenta la speranza perché segna il passaggio dal cielo nero e dal temporale al cielo sereno e limpido. Durante la pandemia, sui balconi campeggiavano arcobaleni accompagnati dalla scritta “andrà tutto bene” per infondere motivazione e fiducia, un incoraggiamento ad andare avanti e attendere un periodo migliore dopo una fase drammatica da cui anzi si sperava di uscire migliorati, più capaci di dare valore alla vita, alle cose e alle relazioni. In generale, l’arcobaleno simboleggia la speranza di giorni migliori dopo un periodo difficile, di un futuro più roseo e più fortunato.
Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta
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