Moise Tagoma, a 5 mesi dalla morte è ancora mistero. L’appello della famiglia: «Vogliamo la verità»

Il giovane è morto la sera del 28 aprile scorso nel suo appartamento a Jesi. L’autopsia avrebbe fatto emergere una discrepanza tra l’orario del malore e del successivo decesso e quella della chiamata al 118. Le parole dell’avvocato Roberta Strampelli e dei familiari straziati dalla vicenda: «Il ragazzo è stato lasciato morire, lasciato in uno stato di semincoscienza per tutta la giornata. Ma nessuno dei suoi coinquilini è indagato»