CIVITANOVA – Accoltella un vicino di casa, il 76enne ai carabinieri: «Mi aveva buttato a terra, mi sono rialzato, ho preso il coltellino che avevo in tasca, ho chiuso gli occhi e ho sbracciato. Non mi ero neanche accorto di averlo colpito, anche perché poi lui è salito sulla bicicletta ed è andato via». È quanto riferito ai militari dall’anziano che martedì scorso ha sferrato un fendente all’altezza del fegato a un 51enne che vive in una casa di fronte alla sua nella città alta al culmine di una lite scoppiata per futili motivi.
La sera stessa dell’aggressione l’anziano, incensurato, si è recato in caserma accompagnato dal suo avvocato, il legale Sandro Pugliese, per sottoporsi a interrogatorio. Oltre ai particolari della lite ai militari l’uomo ha riferito di anni di presunte angherie che avrebbe subito dal 51enne che lo avrebbe in più occasioni insultato e minacciato arrivando anche a sputargli addosso. Sul perché di questo astio non avrebbe saputo fornire spiegazioni limitandosi a dire che la situazione sarebbe stata questa da almeno tre anni.
Sull’aggressione invece l’anziano ha riferito di aver incontrato il vicino mentre quest’ultimo era in bicicletta, il 51enne lo avrebbe insultato e minacciato poi la discussione sarebbe degenerata, l’anziano sarebbe caduto a terra e una volta in piedi aveva estratto dalla tasca un coltellino multiuso (di quelli da campeggio che l’uomo diceva di usare nell’orto) e dopo aver chiuso gli occhi lo aveva colpito. Ferito ad un fianco all’altezza del fegato, il 51enne era salito in bici e si era diretto verso l’ospedale.
Dopo due ore però sarebbe andato via dal pronto soccorso, per poi tornarci dopo un’ora, andare di nuovo via e tornare ancora verso mezzanotte. I medici gli hanno riconosciuto una prognosi di 30 giorni, l’uomo è tutelato dall’avvocato Anna Maria Recchi. È invece di tre giorni la prognosi del 76enne che ha due tagli, uno all’orecchio e uno alla mano, il 76enne è indagato a piede libero per lesioni aggravate e porto di coltello. Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Civitanova guidati dal sottotenente Cristian Mucci e coordinate dal pubblico ministero di turno, Enrico Riccioni, sono ancora in corso.