Cronaca

Aggredisce i nonni per farsi consegnare i soldi per la droga: 20enne di San Severino a processo

In un'occasione avrebbe colpito il nonno ultraottantenne con due pugni al viso che gli danneggiarono la protesi dentaria e gli provocarono ferite ed ecchimosi

Il tribunale di Macerata

SAN SEVERINO – Avrebbe colpito il nonno con due pugni in faccia, fatto cadere la nonna a terra e danneggiato due porte di casa prendendole a calci, tutto questo nell’ambito di discussioni per ottenere i soldi per acquistare sostanze stupefacenti. Un 20enne di San Severino è accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni, danneggiamento, estorsione e rapina aggravati. Si è aperto questa mattina in Tribunale a Macerata il processo a suo carico dinanzi al collegio presieduto dal giudice Andrea Belli. Difeso dall’avvocato Vanni Vecchioli, l’udienza è stata rinviata ad aprile del prossimo anno per iniziare a sentire i primi testimoni dell’accusa (oggi sostenuta in aula dal pubblico ministero Enrico Barbieri).

L’avvocato Vanni Vecchioli

I fatti contestati sarebbero avvenuti lo scorso anno quando il giovane, 19enne, viveva a casa dei nonni. Secondo la ricostruzione della Procura, l’imputato, anche in preda agli effetti dovuti all’assunzione di sostanze stupefacenti, avrebbe minacciato e aggredito in più occasioni gli anziani parenti danneggiando anche gli arredi domestici per ottenere di volta in volta somme di denaro. A marzo 2022 avrebbe colpito il nonno ultraottantenne sferrandogli due pugni sul volto danneggiandogli la protesi dentaria e provocandogli delle ferite al labbro superiore, delle ecchimosi e un leggero trauma cranico. In quell’occasione gli strappò di dosso il borsello impossessandosi dei soldi che l’anziano custodiva all’interno. Ad agosto invece il nipote sfogò la propria ira contro la nonna facendola cadere a terra. Nel corso delle accese discussioni con i nonni il giovane avrebbe anche distrutto due porte interne dell’abitazione prendendole a calci.

Dopo la denuncia dei nonni, il gip, su richiesta della Procura, dispose l’allontanamento del 19enne dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi ai nonni e per monitorarne gli spostamenti dispose anche che gli venisse applicato il braccialetto elettronico.