Cronaca

Ancona: la doppia vittoria di Rebecca, 16 anni. Sconfigge la leucemia e balla su Rai2

Due sogni realizzati per la giovanissima Rebecca Bugari - papà anconetano e mamma milanese - che ha combattuto per cinque lunghi anni una battaglia estenuante contro la malattia

Rebecca Bugari su Rai2
Rebecca Bugari su Rai2

ANCONA – Sconfiggere la leucemia e ballare in tv, addirittura su Rai2. Due sogni realizzati per la giovanissima Rebecca Bugari, 16 anni – papà anconetano e mamma milanese – che ha combattuto per cinque lunghi anni una battaglia estenuante contro la malattia. Quella che suo padre Massimo ci racconta col cuore gonfio di gioia, è una storia di coraggio e di speranza, che vuol essere anche un messaggio per le tante persone che si trovano nella stessa difficile situazione di sua figlia.

 «Rebecca aveva forti dolori alle ossa e una febbre persistente – ci racconta il papà Massimo – la pediatra ci ha subito mandati al Pronto soccorso di Milano dove viviamo. I controlli, poi la diagnosi terribile: aveva solo 11 anni, le è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta. Una diagnosi che sembrava una sentenza, una condanna. Ne sapevo davvero poco di questa malattia così subdola, ma quel che sapevo era terribile, specie per una bambina innamorata della vita, con il sogno di ballare e di viaggiare. Ci è caduto il mondo addosso».

È la stessa sensazione che racconta la stessa Rebecca nel blog dell’associazione benefica Il Bullone, che l’ha sostenuta durante i ricoveri in ospedale. «Il 14 novembre 2019, con un esame del sangue, la mia vita cambiò…- scrive Rebecca, che ama anche comporre poesie e sogna di scrivere una sua autobiografia – mi fu diagnosticata la leucemia linfoblastica acuta. Avevo solo 11 anni e non sapevo cosa significasse tutto questo. I dottori e le infermiere mi hanno spiegato che si trattava di un tumore del sangue, che azzera le difese immunitarie… La parola “tumore” mi ha fatto paura, mi hanno detto che dovevo avere pazienza perché sarebbe stato un percorso molto lungo.. È stato un periodo buio e triste: chemioterapia, ricoveri in ospedale, isolata da amici e parenti, il mio corpo che cambiava. Ho smesso di suonare il pianoforte perché non ne avevo né la voglia, né la forza. Ma avevo imparato ad affrontare tutto con la consapevolezza che questo mi avrebbe portato alla guarigione».

Le tante passioni di questa ragazzina così vitale e curiosa – le poesie, la musica rock, i musical, la danza, i Lego e i viaggi – improvvisamente sembrano spegnersi. È una battaglia durissima quella che deve affrontare. La famiglia Bugari ha potuto contare sugli specialisti del “Comitato Maria Letizia Verga”, associazione onlus per lo studio e la cura della leucemia nei bambini con sede a Monza intitolata alla memoria della piccola Maria Letizia, morta a soli quattro anni proprio di leucemia.  «Le cure sono state pesantissime – ci racconta ancora il papà – per lo più si trattava di chemioterapie, con effetti collaterali sul resto dell’organismo. Ma dopo 5 anni, in assenza di sintomatologie, ci hanno detto che la malattia era in remissione completa. Rebecca aveva vinto la sua battaglia più grande». L’ultimo controllo il 14 novembre 2024. Negativo. Finalmente. «Ringraziamo tanto il Comitato Maria Letizia Verga ma anche i volontari delle associazioni Make a Wish e Il Bullone – conclude il papà – hanno avuto un ruolo fondamentale per il sostegno psicologico di Rebecca, distraendola dalla malattia e dalle terapie. Con Make a Wish ha realizzato il desiderio a settembre 2023 di volare a Londra e visitare gli Studios di Harry Potter. È stata un’esperienza fantastica per lei. Ora per festeggiare la guarigione, ha coronato un altro sogno: da sempre appassionata di musica e di musical, voleva ballare in tv. È stata ospite lo scorso 2 gennaio di Andrea Delogu alla trasmissione di Rai2 “La Porta Magica”. Ha ballato in tv come voleva, una coreografia di danza moderna insieme al ballerino professionista Pasquale Di Simone di “Ballando con le stelle”». 

Al salotto tv Rebecca ha anche raccontato della sua vittoria, spronando chi si trova a lottare contro la malattia, a non mollare: il senso del format tv. E adesso che Rebecca può tornare alla vita normale, a frequentare la scuola (è al terzo anno di Scienze Umane e vorrebbe fare la psicologa), inizia anche a incasellare gli altri sogni da realizzare: un viaggio a New York e pubblicare la sua autobiografia in cui poter dire a tutti quelli che si trovano in difficoltà, che si può guarire, che si deve lottare sempre e continuare a sognare.