Cronaca

Ancona, litiga ed evade dalla Casa di Accoglienza: scatta il carcere per un 47enne

L'uomo era ai domiciliare in una Casa di Accoglienza ad Ancona per rapine e furti commessi nel Maceratese e nell'Ascolano tra il 2010 e 2017

La Casa Circondariale di Montacuto

ANCONA – I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, unitamente al lavoro dei poliziotti della Divisione Anticrimine e delle Volanti, hanno dato attuazione al Decreto emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Macerata, con il quale è stato disposto il carcere a carico di un 47enne italiano.

L’uomo, infatti, per episodi delittuosi commessi tra il 2010 ed il 2017 nelle province di Macerata ed Ascoli Piceno stava scontando un provvedimento di cumulo di 4 condanne per una pena complessiva di 9 anni e un mese di reclusione.

Nello specifico l’uomo era stato condannato a 2 anni di reclusione per ricettazione, ad 1 anno e mesi 6 per furto in abitazione, ad anni 1 e mesi 3 per un altro furto in abitazione e ad anni 4 e mesi 4 di reclusione per una rapina in villa.

Lo scorso 22 maggio del 2023, a seguito di un provvedimento del Magistrato di Sorveglianza di Ancona veniva ammesso alla detenzione domiciliare presso il suo domicilio, mentre, con analogo provvedimento del Magistrato di Sorveglianza di Macerata, il 29.02.2024 veniva trasferito ad Ancona in una Casa di Accoglienza, per il prosieguo della detenzione domiciliare.

Il 19 marzo scorso, però, gli operatori della Squadra Volante della Questura di Ancona, nel corso di un intervento per lite, nella quale l’uomo era coinvolto, arrestavano il medesimo per evasione. Peraltro il 22 marzo scorso, l’uomo era coinvolto in una ulteriore lite, scoppiata all’interno di quella Casa di Accoglienza, che richiedeva nuovamente l’intervento della Squadra Volante.

All’esito dell’inevitabile segnalazione da parte della Questura di Ancona, l’Ufficio di Sorveglianza di Macerata sospendeva il beneficio della misura alternativa della detenzione domiciliare ripristinando l’esecuzione della pena in carcere.

Nel pomeriggio di ieri, 25 marzo, il personale della Squadra Mobile rintracciava il condannato nella Casa di Accoglienza e, dopo le formalità di rito, lo portava al carcere di Montacuto per l’espiazione della pena.