Ancona-Osimo

Ancona, nel locale droga, un coltello a serramanico e due pistole ad aria compressa: denunciato 30enne

Controlli in zona Piano San Lazzaro di Ancona. Il questore Capocasa: «Situazione migliorata nel corso del tempo. Le aggressioni dovute principalmente all'abuso di alcol»

ANCONA – Nella serata di ieri, 4 novembre, intorno alle ore 21 i poliziotti, durante un normale servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in un esercizio pubblico di via Cristoforo Colombo dopo aver notato la presenza di un soggetto che dall’interno del locale, alla vista della Volante, assumeva un atteggiamento circospetto.

I poliziotti procedevano al controllo del locale e dell’uomo che si trovava al suo interno: si trattava di un soggetto italiano di circa 30 anni, proprietario dell’esercizio pubblico. Il controllo dava esito positivo in quanto, venivano rinvenuti, occultati, un bilancino di precisione ed un pacchetto di gomme da masticare con all’interno della sostanza stupefacente. Non solo, nascosti all‘interno del locale, venivano rinvenuti altri pezzi di sostanza stupefacente confezionati e separati in dosi per un totale di circa 22 grammi, un coltello a serramanico della lunghezza di 10 cm e due pistole ad aria compressa del tutto prive del tappo rosso. Tutto il materiale veniva debitamente sequestrato dai poliziotti e l’uomo veniva denunciato per il possesso ingiustificato delle armi e per la detenzione della sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Nelle prossime ore il Questore valuterà anche l’applicazione di idonea misura di prevenzione nei confronti dell’uomo.

È bene precisare che l’attenzione del questore Capocasa, d’intesa con la Prefettura, in tutta la zona del Piano San Lazzaro è, da ormai tre anni, molto alta ed incisiva, trattandosi di un contesto urbano sensibile per la sicurezza urbana. Ed infatti numerosi sono stati i servizi dedicati ad “alto impatto”, complessivamente sono stati effettuati in tre anni 177 servizi con una media di circa due a settimana, mai effettuati in precedenza con tale intensità, che hanno di fatto contribuito a migliorare la qualità della convivenza civile. Nel corso dei servizi il personale operante ha identificato circa 10.000 persone e sottoposto a controlli oltre 5000 veicoli.

Il questore Capocasa osserva che «la situazione è oggettivamente migliorata nel corso del tempo e che le aggressioni che si registrano dipendono prevalentemente dall’abuso di alcool da parte dei soggetti coinvolti nonché per problemi psichici. Occorre tuttavia ancora un impegno costante e risoluto per elevare la percezione di sicurezza e garantire un vivere più ordinato ai residenti e dimoranti».