ANCONA – Nei giorni scorsi, le fiamme gialle del Comando Provinciale di Ancona hanno intensificato i controlli volti a contrastare eventuali illeciti in tema di accise e Iva sui carburanti e verificare la corretta dinamica di formazione sul mercato dei prezzi degli oli minerali.
Nell’ambito dei suddetti controlli, i militari della Compagnia di Falconara Marittima hanno sorpreso il dipendente di un distributore stradale di carburante mentre riempiva pericolosamente una bombola del gas dall’impianto di erogazione di gpl che avrebbe dovuto normalmente rifornire le autovetture.
Giunti sul posto, i militari hanno constatato che il soggetto stava effettuando illecitamente un’operazione di ‘’imbottigliamento’’ di una bombola ad uso domestico, direttamente dall’impianto di erogazione, grazie ad un adattatore di metallo, violando non solo la normativa di settore ma anche le rigorose prescrizioni di sicurezza che prevedono il rifornimento delle suddette bombole a cura di ditte autorizzate e specializzate al fine di garantire i limiti di riempimento previsti dalla legge.
Dagli ulteriori accertamenti effettuati dai finanzieri all’interno dell’area di pertinenza del distributore stradale, sono state rinvenute, occultate e non visibili dalla strada, ulteriori bombole del gas prive dei sigilli di sicurezza nonché in alcuni casi prive anche delle dovute revisioni e controlli.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Falconara Marittima hanno proceduto al sequestro dell’impianto di distribuzione di GPL, di 20 bombole riempite illecitamente, contenenti un quintale di prodotto, e dell’adattatore di metallo utilizzato per effettuare il fraudolento imbottigliamento. Al contempo è stata contattata una ditta autorizzata e specializzata nel trasporto e detenzione di tali materiali esplodenti e infiammabili al fine di mettere immediatamente in sicurezza l’area interessata.
Unitamente alle condotte penalmente rilevanti, che hanno consentito di deferire alla Procura della Repubblica di Ancona i due soggetti responsabili, sono state contestate le sanzioni amministrative pecuniarie contemplate dalla normativa di settore e quantificate da un minimo di 5.000 ad un massimo di 10.000 euro.
«È opportuno e doveroso sottolineare che le bombole di gpl ad uso domestico necessitano di periodiche revisioni presso impianti autorizzati e il riempimento delle stesse presso un distributore stradale, oltre ad essere vietato per legge, può comportare il superamento dei limiti di sicurezza di capienza con un conseguente e concreto pericolo di esplosione o di incendio», spiega la guardia di finanza.
La presente attività di servizio testimonia l’impegno della Guardia di Finanza quale Forza di Polizia economico-finanziaria a tutela della legalità nel settore della commercializzazione degli oli minerali e del G.P.L. al fine di garantire costantemente il rispetto della normativa sulla sicurezza pubblica e sulla privata incolumità in materia di prodotti energetici.
Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.