ANCONA – Violenza sessuale aggravata e continuata su una ragazzina 14enne, detenzione di materiale pedopornografico con recidiva e detenzione e porto di armi o strumenti atti ad offendere. Sono queste le accuse di cui dovrà rispondere il 50enne arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Ancona al termine di una delicatissima indagine.
I poliziotti della Sezione reati a sfondo sessuale, guidati da Carlo Pinto e coordinati dalla Procura della Repubblica di Ancona, hanno arrestato in flagranza di reato l’uomo che è finito dritto al carcere di Montacuto in regime di custodia cautelare.
Il 50enne si è infatti reso responsabile di violenza sessuale continuata e aggravata ai danni di una ragazzina minorenne, di soli 14 anni, che esasperata per gli abusi iniziati quando aveva 13 anni ha deciso di denunciare l’uomo. Dopo aver confessato tutto alla famiglia, i suoi genitori l’hanno accompagnata immediatamente in questura dove, nella giornata di venerdì scorso, ha denunciato l’uomo, un “amico di famiglia” che frequentava l’abitazione dell’adolescente senza che i genitori potessero immaginare quanto stava accadendo.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona ha fatto scattare immediatamente la perquisizione domiciliare a carico dell’indagato, già noto agli investigatori per condanne simili: l’uomo infatti era già stato denunciato nel 2014 per maltrattamenti e di nuovo nel 2016 per detenzione di materiale pedopornografico. I poliziotti a casa del 50enne si sono trovati di fronte a uno scenario disgustoso: l’uomo aveva due stendipanni che utilizzava come appoggio per centinaia di ritagli di giornale con foto pedopornografiche e un gran numero di bigliettini con messaggi a sfondo sessuale destinati per lo più alla ragazzina, oltre a biglietti con fantasie dell’uomo su quanto avrebbe voluto fare con lei. Altro materiale pedopornografico è stato trovato nel computer dell’uomo e nello smartphone.
Colto in flagrante, il Pm ha chiesto la custodia cautelare per violenza sessuale, ma anche per il ritrovamento di armi e strumenti atti ad offendere: l’uomo aveva in casa dei pugnali, mentre in auto nascondeva un machete e una mazza da baseball in alluminio che a suo dire gli servivano per difesa personale.
Il 50enne è stato recluso presso la casa Circondariale di Montacuto di Ancona e dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, alla custodia cautelare in carcere.